venerdì, Marzo 29, 2024
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Il 27 marzo assemblea in biblioteca per la presentazione del documento che regola anche gli ambulanti. Pronto il piano per il commercio: limiti alle medie strutture, favoriti i piccoli

Stop alla grande distribuzione

Il nuovo piano del commercio adottato dal Comune sarà presentato agli operatori del settore entro la fine di marzo: l’assessore competente per il commercio, Paolo Melotti, ha organizzato una serata pubblica che si terrà lunedì 27 marzo alle 20.45 in sala conferenze della biblioteca.«Il nostro auspicio», esordisce, «è che vengano in molti operatori del settore, perché in quell’occasione affronteremo anche alcuni temi di grande rilievo, collegati al tema del commercio come la viabilità in centro storico, i parcheggi e l’organizzazione del mercato settimanale».Melotti precisa che il piano del commercio è stato adottato in ottemperanza a quanto previsto dalla legge regionale; «È stato predisposto dall’architetto Alberto Bernardi e ci ha portato a pianificare lo sviluppo dei negozi che, nel caso di Comuni al di sotto dei 10mila abitanti, come appunto è Peschiera, sono suddivisi in tre categorie a seconda delle dimensioni: negozi cosiddetti di vicinato con superficie sino a 150 metri quadri; medie strutture, dai 151 a 1500 metri quadri e quindi grande distribuzione , per esercizi che superino un’area di 1500 metri quadrati».Lo studio condotto dall’architetto Bernardi per la predisposizione del piano del commercio ha fotografato la situazione di Peschiera, che ospita: 214 negozi di vicinato e 28 medie strutture; per la grande distribuzione é attualmente in funzione un solo centro commerciale, ma è già stata approvata una seconda area, la lottizzazione dell’ex discoteca Ics; che sarà realizzata a breve.Secondo gli indici tecnici, in ogni Comune i metri quadrati occupati dai negozi di vicinato dovrebbero equivalere a quelli delle medie essere equivalenti a quelli delle grandi strutture messe insieme.«Nel nostro territorio», riprende l’assessore Paolo Melotti, «a fronte di 12.800 metri quadrati coperti dai piccoli negozi, ne abbiamo oltre 15mila occupati dalle medie strutture e 2.500 dalla grande distribuzione».«Anche per questo», prosegue l’assessore, «abbiamo stabilito, con il nuovo piano del commercio, di fermare qui la grande distribuzione; e per le medie strutture abbiamo inserito dei limiti di superficie inferiori ai 1500 consentiti dalla normativa: in centro storico questi negozi non potranno superare i 300 metri quadri, mentre fuori dal centro potranno arrivare a 500».Per i negozi del centro storico il Comune ha altresì previsto la possibilità di monetizzare l’eventuale mancanza di aree per il parcheggio.«Se, cioé, un negozio in centro non ha modo di garantire i posti macchina richiesti, posti che sarebbero a beneficio anche della comunità, lo stesso negozio può ovviare al problema versando al Comune un importo stabilito da apposite tabelle. Queste entrate saranno utilizzate per strutture e interventi a favore della viabilità».L’assessore al commercio, Paolo Melotti, ricorda che due mesi fa l’amministrazione comunale ha approvato anche il regolamento per il mercato settimanale, che è composto da circa 110 banchi nel periodo invernale, e che si amplia a 186 ambulanti durante la stagione estiva.Di fatto è stata normata una situazione esistente; ma abbiamo, ad esempio, individuato in modo stabile il periodo del mercato estivo, che d’ora in avanti sarà sempre dal 15 marzo al 15 ottobre. Proprio in questi giorni», annuncia l’assessore, «provvederemo all’installazione delle colonnine per dare corrente elettrica ai banchi degli alimentari, che hanno i frigoriferi».L’ultima annotazione è per il commercio itinerante, quello degli ambulanti, che si spostano di zona in zona vendendo prodotti preparati o coltivati da loro. «Il piano del commercio prevede un elenco di vie e aree in cui non possono fermarsi: il centro storico, i due lungolaghi, la tangenziale, le aree a ridosso del casello autostradale». «Quindi invito caldamente questi commercianti», conclude Melotti, «ad informarsi nei nostri uffici prima di intraprendere attività che potrebbero comportare spiacevoli problemi, o addirittura sanzioni, che non fanno piacere a nessuno».

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