Ieri mattina, tra le persone che passeggiavano sul lungolago di Desenzano si sono diffuse sorpresa e preoccupazione: qualcuno deve aver pensato che non fosse più possibile godere il panorama della penisola di Sirmione e del litorale veronese. E tra l’altro, ieri, grazie alla giornata straordinariamente limpida, la vista del Garda da Desenzano era incomparabile. Cos’era successo? A seguito dei lavori appaltati dal Genio civile di Brescia nel giugno 2000 per rinforzare la scogliera della diga foranea del porto principale, erano stati ammassati centinaia di nuovi massi proprio a ridosso della stessa diga. I massi, però, erano stati piazzati a un’altezza superiore di 70 centimetri rispetto a quella della massicciata della diga. E qualcuno, di conseguenza, ha pensato di dover dire addio al panorama da piazza Matteotti e dal ponte alla Veneziana. Invece si tratta solo di un problema temporaneo: lo hanno spiegato i tecnici del Genio civile, che hanno subito consultato la ditta appaltatrice dei lavori. Proprio la ditta ha infatti piazzato i macigni in modo non perfetto, fino al punto, dicevamo, di bloccare la visuale; e ora provvederà alla loro risistemazione. La segnalazione ufficiale del problema si deve al consigliere comunale Rino Polloni, e successivamente anche il sindaco Cino Anelli, informato del problema, è intervenuto contattando lo Stap (il Servizio provinciale della Regione), per invitarlo a provvedere prima che l’operazione di risistemazione dei massi diventi problematica e dannosa. Il rinforzo della scogliera, finanziato dalla Regione un paio d’anni fa, si era reso necessario a causa di cedimenti parziali che minacciavano l’attiguo porto Pontili: le lagheggiate dello scorso anno avevano causato danni anche ai natanti ormeggiati.
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