venerdì, Aprile 19, 2024
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La ricevitoria della Sega probabilmente ha venduto anche il biglietto della lotteria Italia da 25mila. La fortunata vincita tra i lavoratori del marmo della zona con un piccolo sistema

Superenalotto, giocata da 110mila euro

Vinti quasi 110mila euro al Superenalotto al bar-tabacchi Ghedini di Sega. Per la precisione 109.995,23, vinti con una schedina da 14 euro, giocata giovedì alle 18 ed estratta alla sera, da un cliente abituale della ricevitoria, uno dei tanti operai che lavorano in una ditta di marmi della zona. Sulla sessantina, il vincitore ha centrato tre 5, quindici 4 e dieci 3. «Il venerdì mattina», racconta la signora Valeria, che con le due figlie Paola e Roberta e il marito Enzo Ghedini gestisce la tabaccheria numero due di Cavaion, «quando il nostro cliente è venuto a chiedere cosa poteva aver vinto con la schedina e ha visto uscire sul display della macchina la cifra di quasi 110 mila euro, non ci voleva credere. Lui, che di solito gioca sette euro, fatalità questa volta aveva raddoppiato la puntata. Mia figlia Roberta ha telefonato subito alla Sisal per farsi dire le modalità esatte per la riscossione». La dea fortuna, sebbene bendata, sembra aver posato l’indice su un punto esatto della carta del destino, infatti spiega Paola Ghedini: «Siamo sbigottiti dalla sucessione di vincite così ravvicinate che si sono verificate dall’inizio dell’anno. Il 6 gennaio è stato estratto il biglietto della lotteria Italia che valeva 25 mila euro a Cavaion. Sul biglietto c’è ancora un giallo, non si riesce a capire in quale ricevitoria è stato venduto, ma siccome le tabaccherie del capoluogo sono certe di non averlo staccato, rimaniamo solo noi». Così è dall’Epifania che al bar tabacchi di Sega si è aperta una caccia al tesoro: i clienti sono tutti alla ricerca del biglietto vincente. «A convincerci», continua la signora Paola, «è stata anche una nostra cliente abituale, che proprio venerdì ci ha detto che quando lei ha acquistato un biglietto della lotteria della serie P con lo zero davanti ai numeri, un altro signore vicino a lei ha comperato sempre la serie P, però senza lo zero davanti. Poiché il biglietto vincente è il P957211, c’ è la forte probabilità che sia stato venduto qui. Purtroppo non ne abbiamo la certezza perchè abbiamo perso le matrici di uno dei due blocchetti della serie P che abbiamo venduto». «Il lunedì dopo l’estrazione della lotteria Italia», spiega la figlia del titolare della ricevitoria, «ho chiamato la Lottomatica, dove mi hanno spiegato che quando uscirà la Gazzetta Ufficiale con i numeri vincenti ci sarà scritto anche il numero della ricevitoria, così finalmente risolveremo il giallo». Ma non è finita: questo mercoledì, quindi il giorno prima della vincita da 110 mila euro al Superenalotto, un altro cliente abituale del bar e sempre un lavoratore del marmo, ha grattato un biglietto da mille euro al gioco del Milionario. «Mille euro per un gratta e vinci, con il quale si vincono di solito pochi euro», conclude Paola Ghedini, «sono sempre una bella cifra. Adesso manca una quaterna o una cinquina al lotto (i terni non li contiamo neanche, ci sono già vincite con una media di 10 mila euro tutte le settimane) e poi abbiamo fatto l’en-plain. Mio papà ha promesso che se esce anche la vincita al lotto si mette a girare in bicicletta in mutande per tutto il paese».

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