sabato, Aprile 20, 2024
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Si addensano nuove ombre sui due tratti della variante stradale tra Rovizza e la rotatoria per Affi. I costi lievitano di alcuni milioni e manca il via libera delle Ferrovie all’Anas

Tangenziale con il freno tirato

Sulla realizzazione del primo e secondo stralcio di variante alla strada regionale 11 si addensano nuove ombre: dall’incremento dei costi ai ritardi dovuti alla difficoltà dei diversi enti a relazionarsi tra loro.L’aumento dei costi – si parla di qualche milione di euro – sta rallentando l’iter del primo stralcio, in pratica, il completamento della tangenziale di Peschiera, che va dalla località Rovizza, al confine con la provincia di Brescia, al casello autostradale.Di difficoltà di comunicazione soffre, invece, il secondo stralcio di variante, ovvero quello che dal casello di Peschiera alla rotonda di Cavalcaselle, i cui lavori comprendono anche la realizzazione del sovrappasso sulla stessa rotonda. «Sappiamo dall’Anas che i lavori di questo tratto dovrebbero essere conclusi per il prossimo autunno; ma al momento c’è un problema: le Ferrovie dello Stato tardano a concedere all’Anas l’autorizzazione per alcuni lavori che sono parte integrante dello stralcio», spiega il sindaco di Castelnuovo, Maurizio Bernardi. «Francamente una cosa che non riusciamo né a spiegarci né, tanto meno, a capire. Per questo abbiamo scritto al Prefetto di Verona che, stavolta, ha inviato alle Ferrovie una richiesta di chiarimenti. Speriamo che almeno al Prefetto venga data una risposta».Ben diverso lo stato delle cose per quanto riguarda il primo stralcio, ancora lungi dall’essere cantierato. «Un mese e mezzo fa si è aperta la Conferenza di servizi per questo progetto che, di fatto, viene a essere la nuova tangenziale di Peschiera», spiega il sindaco Umberto Chincarini. «Anche oggi Peschiera ha una tangenziale, che è però una strada aperta: vi si affacciano attività commerciali e vi sono gli accessi a diverse località del paese. La tangenziale realizzata come variante alla statale, invece, non può presentare questi sbocchi e quindi necessita di una bretella di collegamento tra variante e paese. Questa strada, però, non è ancora stata finanziata né dalla Provincia né dalla Regione».«Per questo la Conferenza di servizi è stata sospesa in attesa di un accordo di programma che, al momento però, non ancora stato firmato dalla Regione». Il progetto per il primo stralcio, presentato due anni fa, è stato rivisto alla luce delle varie osservazioni del Comune stesso e dei privati; il nuovo disegno riduce interventi come la rotonda svincolo della Bella Italia.«I soldi per la bretella potrebbero anche esserci o, comunque, non essere così difficili da reperire. Bisogna verificare bene ciò che è stato stralciato dal primo disegno e calcolare ciò che si deve fare. Ma, in attesa di questa valutazione, bisogna andare avanti: definire la progettazione, fare gli espropri e via dicendo. Invece la Regione tarda a mettersi in quest’ordine di idee».«Probabilmente», sottolinea Chincarini, «anche perché la Regione si porta dietro una situazione di opere pubbliche bloccate da dieci-quindici anni. E ora occorre scegliere come e dove investire. In questo senso credo sia determinante per il territorio veronese, e la nostra zona in particolare, l’azione congiunta di tutti gli enti, Comuni e Provincia; e speriamo sia di buon auspicio», conclude il sindaco di Peschiera, «avere un veronese alla presidenza di Veneto strade».

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