giovedì, Aprile 25, 2024
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Giovedì la quinta edizione della manifestazione. Un percorso enogastronomico-culturale nelle vie del centro storico che richiama una folla di buongustai, armati di piatto e bicchiere

Torna «Salògolosa» la vetrina dei sapori

«Salògolosa» torna giovedì 16 maggio, dalle ore 18 a notte fonda. La manifestazione, giunta alla quinta edizione, è stata presentata ieri mattina dal sindaco Giampiero Cipani e dal coordinatore tecnico Angelo Dal Bon. Ogni anno richiama centinaia di persone, all’insegna del motto «profumi, sapori e musiche». Il percorso enogastronomico-culturale, organizzato da una Comitato che fa capo appunto a Dal Bon e dall’Arcigola, patrocinato dal Comune (e, in particolare, dall’assessorato alla Cultura), si snoda fra le strade del centro storico. Ai visitatori vengono offerti cibi e vini locali di qualità. Per la particolarità della serata, alcuni privati mettono a disposizione terrazze, salotti e atrii di vecchi palazzi storici; diversi commercianti i loro negozi, presso i quali ascoltare musica classica abbinata a un bicchiere di vino e a una specialità gastronomica, guidata dagli stessi produttori e ristoratori. Per partecipare, è necessario acquistare una scheda di coupons che, staccati singolarmente, danno diritto ad accedere alle numerose degustazioni. Ai partecipanti viene consegnata una mappa dettagliata del percorso e fatto omaggio di una tasca con bicchiere, posate e piatto. Quest’anno il costo di una scheda è di 50 euro. Le prenotazioni si possono effettuare nel bookshop sotto i portici del Comune, nel box office di vicolo Tomacelli 3 o via Internet, cliccando su www.salogolosa.it. All’iniziativa hanno aderito 22 ristoranti, 5 pasticcerie, 16 produttori di salumi e formaggi, 7 di olio, 45 cantine e l’Istituto professionale alberghiero «Caterina de’ Medici» di Gardone Riviera. Citiamo alcuni piatti: «Luccio alla barcaiola o ai porri, «Salumi della Valtidone», «Speck d’oca», «Quaglie ripiene al tartufo della Valtenesi», «Lumache in umido con erbette dolci», «Tomine Piemontesi», «Stuzzichini gardesani», «Gnocchi con trevisano al bagoss», «Risotto ai formaggi Cà Lojera», «Crespelle alle zucchine con ricotta del Parco Alto Garda», «Casoncelli in salsa di noci», «Creme di formaggi della Val Brembana, del Val Taleggio e della Val Seriana», «Marmellate e cotognate», «Crespelle ai funghi», «Pappa al pomodoro», «Bucatini all’anatra, pioppini e ricotta affumicata», «Porchetta allo spiedo», «Bossolà allo zabaione caldo», «Filetti di persico in marinata», «Sfilaccino di cavallo all’olio e salumi d’asino», «Guancialino di vitello in salsa verde», «Medaglioni Gabriele D’Annunzio», «Vitello all’olio del Bagnolo» (località collinare sopra Salò), «Controfiletto di manzo ai profumi gardesani», «Filetto di cavedano alle arance amare», «Fois Gras», «Rollè di trota», «Manzo in salsa di Serle», «Carpaccio di salmone alle spezie, con tartare di verdure». E poi dessert, dolci con frutta alla fiamma, liquori. Il barman Bepi Ferrari, tornato dagli Stati Uniti, presenterà il suo Negroni «The Legend». Le precedenti edizioni di «Salògolosa» sono state un autentico trionfo. La gente percorre le vie e le contrade del centro storico, entra in questo o in quel locale per gustare una specialità, si ferma sotto i portici o davanti ai tavoli che distribuiscono i vini e gli spumanti, ascolta la musica degli artisti sistemati all’interno di una casa o in un angolo della piazza (chi suona il piano, chi la batteria, il basso, il flauto, l’arpa, il clarinetto, la tromba, il corno, il trombone, il bassotuba, il violino, la chitarra). Davvero uno spettacolo gioioso. Tutti muniti di una sportina, con piatto, posate e bicchiere, per assaggiare i menù e ritrovare il senso dello stare assieme. In piedi o seduti sulle panchine del lungolago, conversando del più e del meno. Ci si riappropria della città, in una sorta di buffet all’aria aperta, confortati dal clima dolce. Abbiamo visto giapponesi incerti se scegliere i capponi d’erbe o le aole fritte, ragazzi attratti dalle sardine in consa, anziani – magari ritrovatisi a distanza di anni – che brindavano allegri. La manifestazione, come ha ricordato il sindaco salodiano, è stata copiata da altre località, come Piacenza e Brescia. Segno che l’idea gardesana ha fatto centro.

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