venerdì, Aprile 19, 2024
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Dopo quattro mesi di attività sperimentale cessa il pattugliamento della motovedetta che rientra nei cantieri navali di Adria La Guardia costiera ha effettuato 45 uscite per chiamate di soccorso

Tornano a casa i 12 angeli del Garda

La Guardia costiera lascia il lago di Garda. Alla conclusione dei quattro mesi del servizio sperimentale la motovedetta, che ha pattugliato le acque lacustri per l’intera estate, a partire dalla prima settimana del mese di ottobre torna ad Adria, mentre l’equipaggio che in questo periodo ha operato con più che ottimi risultati, rientra alla Capitaneria di Porto di Venezia. Il servizio attivato ai primi di giugno e che ha garantito una presenza ininterrotta 24 ore su 24 di vigilanza sulla sicurezza dei naviganti e degli appassionati degli sport nautici, cessa infatti da lunedì 30 settembre. La motovedetta, unità fiore all’occhiello della capitaneria verrà quindi trasferita dal porto di Bogliaco a Peschiera per poi raggiungere via terra, con mezzi speciali, i cantieri rodigini per essere sottoposta a necessarie verifiche. «Normali ma indispensabili», fa presente il comandante maresciallo Marino Diomede, « dopo aver navigato per meno di trecento ore – motore ed aver percorso qualche cosa come 3661 miglia marine nelle acque lacustri». E l’equipaggio, complessivamente dodici uomini esperti marinai, che hanno assicurato un servizio importante sintetizzato in 45 uscite di soccorso oltre alle 78 addestrative, è stato festeggiato in occasione di un incontro con la stampa promosso dalla Comunità del Garda. Erano presenti il prefetto e il presidente della Provincia di Brescia, rispettivamente Anna Maria Cancellieri e Alberto Cavalli. Nel ringraziare l’equipaggio per il lavoro svolto in questi quattro mesi in sinergia con le altre forze dell’ordine e con il servizio dei volontari che operano nelle acque benacensi, il presidente della Comunità Giuseppe Mongiello si è detto fiducioso si possa arrivare velocemente, e questo per intervento dei parlamentari dell’area del Garda, a istituzionalizzare un servizio che ora purtroppo è attivo solo nel periodo estivo. E un intervento in questo senso lo ha assicurato il prefetto Cancellieri che si farà interprete di una soluzione definitiva in quanto il Garda «non può fare a meno del servizio della sicurezza in fatto di prevenzione». Problema quello della sicurezza in acqua come sulle spiaggie con impegnata anche l’amministrazione provinciale di Brescia nell’appoggiare i Comuni. Il presidente Cavalli sottolineando l’importanza del servizio svolto dalla Guardia costiera ha posto in evidenza come «sia sempre occasione di orgoglio incontrare quanti che con competenza e impegno svolgono il servizio di vigilanza». L’importanza di poter contare su una guardia costiera presente per tutto l’anno sul lago di Garda è stato sottolineato anche da Antonio Pasotti responsabile per la Comunità del settore turismo. Ma il potenziamento del soccorso nel lago di Garda, Como e Maggiore è legato alla prossima finanziaria. Già lo scorso anno, il senatore Umberto Chincarini si era fatto promotore assieme ad altri quindici onorevoli della Lega Nord, di un disegno di legge che impegna il Governo a inserire nella finanziaria i soldi per mantenere attivo per tutto l’arco dell’anno sul Garda il servizio sperimentale richiesto dalle regioni Veneto, Lombardia e Trentino, arrivando a istituzionalizzare una capitaneria di Porto anche per le acque interne. A sperarci sono in molti anche se il momento, vista la situazione economico-finanziaria a livello nazionale, non è sicuramente dei migliori. Il maresciallo Marino Diomede e il comandante dell’unità Marco Ravanelli nel ringraziare per l’accoglienza riservata all’intero equipaggio alternatosi nel servizio con la motovedetta, hanno sottolineato come gli interventi in acqua siano stati rivolti in gran parte ai surfisti che affollano le acque dell’alto lago e come sempre i turisti, particolamente quelli stranieri, forse ingannati dalla vicinanza delle sponde del bacino, non si rendano conto della pericolosità di un bacino come il Garda con mutamenti climatici, in estate, repentini.

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