martedì, Aprile 23, 2024
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La maggioranza approva interventi di completamento dell’area già occupata dai campeggi

Toscolano, cemento sulla foce

Il tema, in una fase segnata da un dibattito forte sull’utilizzo del territorio, è di stringente attualità. Stiamo parlando di Toscolano Maderno, e dell’ultimo consiglio comunale, durante il quale la maggioranza di centrodestra ha deciso di…riempire la foce, vale a dire la zona dei campeggi, che nel Piano regolatore generale figurava come «area bianca», priva insomma di una destinazione urbanistica. Nel maggio del ’93, la Giunta della Regione Lombardia suggerì di studiare una soluzione dettagliata per la zona in questione. Migliaia e migliaia di metri quadri per i quali bisognava stabilire il da farsi. Ora, a distanza di sette anni, la decisione definitiva, dopo avere esaminato le osservazioni spedite dai cittadini. «Qui ci sono i principali campeggi presenti sul territorio comunale – spiega l’architetto Mario Abba nella relazione accompagnatoria -. Nella parte a Est del torrente, lungo via Religione, a fianco del nuovo campo sportivo, ecco i 16.620 metri quadri occupati da strutture produttive, i Cantieri del Garda, da tempo dismessi. Il comparto urbanistico è servito da tutte le reti necessarie: luce, acqua, gas, fognatura e rete telefonica». Già, ma cosa succederà? La variante prevede, nella fascia a lago, la creazione di un percorso ciclopedonale che possa collegare tutto il litorale, da Maderno a Toscolano. E’ stato inoltre previsto l’ampliamento e il potenziamento del piccolo porto esistente, a Est del torrente. Una struttura pubblica che, unitamente ad altri servizi, potrà determinare un’offerta turistica più ricca e qualificata. E gli attuali campeggi? «Rimarranno al loro posto. I nuovi insediamenti turistico-ricettivi – ha spiegato il sindaco Paolo Elena – andranno a sostituire gli edifici produttivi dismessi. Una scelta legata al fatto che i vecchi Cantieri, in stato di degrado, non sono più compatibili con l’attuale assetto urbano. Gli alti costi di smantellamento possono però essere coperti da riconversioni compatibili col territorio e, al tempo stesso, remunerative». Su una parte della foce viene però introdotta la zona D8. Con un volumetria di 24.930 metri cubi, pari al 78 per cento dell’esistente (31.960 mc.). Hotel e case per le vacanze, insomma. I primi, a gestione unitaria, dovranno avere almeno sette camere, con o senza servizio autonomo di cucina. Rientrano in questa categoria anche le residenze turistiche alberghiere, che offrono alloggio in appartamenti costituiti da uno o più locali, con un periodo di permanenza superiore ai sette giorni. Le case per vacanze? Sarà possibile affittarle per periodi inferiori ai tre mesi (consecutivi). Indice di utilizzo del territorio 0.50; altezza massima delle costruzioni nove metri e mezzo. Numerose le critiche piovute sulla scelta dalla minoranza. L’ex sindaco Silvano Boni, che guida il centrosinistra, ha apprezzato «il modo innovativo e giusto col quale si è stabilita l’indivisibilità delle piazzole dei campeggi». E’ stato infatti introdotto il divieto di vendere, di concedere in locazione per più anni e di qualunque altra forma di cessione che faccia venir meno il carattere di pubblico esercizio unitario dei complessi. Andranno rispettati i seguenti indici: sul lotto fondiario un abitante ogni mq.; piazzole di almeno 50 mq. per tende, roulotte e camper; bungalow di tipologia unitaria (gli allestimenti mobili o stabili, di superficie compresa tra 10 e 40 mq., altezza massima sei metri, non dovranno superare il 25 per cento del numero totale degli spazi autorizzati). Boni ha invece contestato «l’abnorme edificabilità concessa alla foce. Una porzione di 54 mila metri quadrati a lago ottiene indici tipici delle zone di completamento, con fabbricati alti fino a nove metri e mezzo. Si tratta di due lotti, uno di 39.370 mq., l’altro di 16.620 mq., con un risultato sconvolgente. Sul comparto numero uno potrebbero insediarsi volumi di villette e-o case a schiera senza soluzione di continuità. L’unico limite è dettato dagli indici fondiari e dalle distanze dei confini. Con questa variante viene inoltre vanificata tutta la specifica normativa regionale sui campeggi, che sarebbe invece indispensabile applicare». L’ambientalista Cristina Milani ha poi ricordato che l’area interessata dai provvedimenti è ad alto rischio (a monte scorre il torrente, che porta a lago l’acqua della diga di Valvestino), e ha affermato che l’altezza di nove metri e mezzo è eccessiva. E non sono mancate le contestazioni in merito alla documentazione allegata. Sergio Bertasio, ex Lega nord, ora dell’Ape, ha abbandonato l’aula criticando un commento dell’architetto Abba (che non era presente alla seduta consiliare).

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