Tra ecologia e inclusione Pontevico trova i nuovi “Supereroi della differenziata” tra gli studenti delle scuole primarie.

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Di Redazione

È par­ti­to il 07 novem­bre scor­so il prog­et­to di edu­cazione ambi­en­tale “Supereroi del­la dif­feren­zi­a­ta” nato dal­la col­lab­o­razione tra e l’area dis­abil­ità del­la coop­er­a­ti­va sociale Onlus il Gab­biano di Pon­te­vi­co. Tale prog­et­to è parte del per­cor­so “Com­in­cio da me” che da alcu­ni anni Gar­da Uno sper­i­men­ta negli isti­tu­ti sco­las­ti­ci del Bena­co. In quest’occasione, invece, sono state coin­volte la scuo­la pri­maria Statale e quel­la par­i­taria Mad­dale­na di Canos­sa, entrambe di Pon­te­vi­co. Il prog­et­to prevede­va un duplice obi­et­ti­vo: da una parte trasmet­tere sen­si­bil­ità, con­sapev­olez­za e rispet­to per l’am­bi­ente appro­fonden­do gli effet­ti dei nos­tri com­por­ta­men­ti su di esso e facen­do acquisire i cor­ret­ti com­por­ta­men­ti nel­la dei rifiu­ti e l’importanza del­la loro riduzione e del loro rici­clo; dal­l’al­tra si è pun­ta­to al dare un’i­den­tità ben pre­cisa e riconosci­u­ta alle per­sone con dis­abil­ità che han­no sup­por­t­a­to i ref­er­en­ti di Gar­da Uno nel­l’e­s­porre il prog­et­to nelle scuole per­me­t­ten­do loro nel con­tem­po di rico­prire un ruo­lo atti­vo e grat­i­f­i­cante.

Il prog­et­to si è arti­co­la­to in tre par­ti: una teor­i­ca (con la for­mazione degli stu­den­ti su tem­atiche quali l’inquinamento, i com­por­ta­men­ti ecososteni­bili e il rici­clo dei mate­ri­ali), una prat­i­ca sul ter­ri­to­rio (con attiv­ità di rac­col­ta e dif­feren­zi­azione) ed una terza in lab­o­ra­to­rio dove gli stu­den­ti han­no scop­er­to la pos­si­bil­ità di riu­ti­liz­zare gli “Scar­ti Preziosi” per trasfor­mar­li in nuovi ogget­ti.

“Scar­ti Preziosi” è un ter­mine scel­to non a caso, ma con il pre­ciso obi­et­ti­vo di far com­pren­dere che ogni cosa get­ta­ta o mes­sa da parte, in realtà potrebbe avere un val­ore, essere appun­to “Prezioso” e di con­seguen­za nuo­va­mente “uti­liz­za­to”.

Gli incon­tri si sono svolti una vol­ta la set­ti­mana, con il coin­vol­gi­men­to di due clas­si con­tem­po­ranea­mente: in ognuna han­no parte­ci­pa­to un ref­er­ente di Gar­da Uno, un edu­ca­tore e un utente. Sono sta­ti pro­gram­mati tre incon­tri per classe del­la dura­ta di due ore.

Questo prog­et­to ha volu­to par­lare di ambi­ente, di ecolo­gia, ma anche di dis­abil­ità, di inclu­sione, di per­sone, con l’obiettivo di val­oriz­zare le loro risorse, met­tere in risalto le abil­ità, il loro essere parte atti­va, capace, del­la soci­età in cui vivi­amo.

Inseg­nan­ti, stu­den­ti, esper­ti, edu­ca­tori, per­sone con dis­abil­ità che, con sor­pren­dente entu­si­as­mo han­no mes­so in cam­po, ognuno a pro­prio modo, com­pe­ten­ze, autorev­olez­za, capac­ità di ascoltare e far­si ascoltare, atti­van­do al meglio le pro­prie risorse e abil­ità per un fine comune.

La rispos­ta avu­ta è sta­ta più che pos­i­ti­va: famiglie, bam­bi­ni e inseg­nan­ti han­no col­lab­o­ra­to e reso pos­si­bile il rag­giung­i­men­to degli obi­et­tivi pre­fis­sati.

È sen­za dub­bio un altro pic­co­lo pas­so avan­ti per l’inclusione e per la sal­va­guardia del nos­tro eco­sis­tema.

 

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