Il Comune lo ha affidato alle Colonie alpine veronesi decise a farne un centro di aggregazione
Tra pochi giorni riapre il Lido Bagni spiaggia di giorno e disco pub d
«Il Lido di Torri diventerà un centro di aggregazione giovanile ma manterrà i servizi turistico-ricettivi a beneficio dei residenti e dei turisti del paese». Ad assicurarlo è Amos Guatta Caldini, presidente dell’istituto di pubblica assistenza e beneficenza Colonie Alpine Veronesi. A pochi giorni dalla scelta dell’amministrazione, (approvata nell’ultima seduta consiliare con i voti della maggioranza e di una delle due minoranze, cioè quella di Stefano Nicotra) di affidare all’Ipab vari servizi di utilità sociale a partire proprio dal Lido Bagni di viale Marconi, il presidente delle colonie Alpine ha spiegato quali sono i progetti e come stanno preocedendo i lavori di recupero del più interessante contenitore turistico del paese. Proprio pochi giorni fa la giunta municipale ha deliberato la convenzione tra il Comune di Torri e Colonie Alpine, mettendo nero su bianco quelle che erano state le intenzioni espresse dal sindaco, Giorgio Passionelli, nell’ultima seduta del Consiglio comunale. E cioè di affidare alle Colonie servizi di pubblica utilità, come la manutenzione di aree verdi, la pulizia delle strade e delle spiagge e in futuro anche l’assistenza domiciliare e, da subito, la creazione di un centro di aggregazione sociale con l’affidamento del Lido Bagni. Così, fino al 15 gennaio 2008, salvo ulteriore rinnovo, l’Ipab si dovrà occupare di rilanciare il locale che, negli anni Settanta, era divenuto davvero un luogo di ritrovo conosciutissimo da molti veronesi e dalla popolazione lacustre. «In questi giorni», ha detto Amos Guatta Caldini, «stiamo rimettendo a norma tutti gli impianti della struttura, che abbiamo ritrovato in condizioni davvero deplorevoli». Sull’area dei 2.400 metri quadri, di cui ben 2.100 di splendida terrazza sul lago, spiaggia e campo da tennis, non era infatti rimasto quasi nulla di riutilizzabile ai fini di una riapertura. «Basti pensare», hanno fatto sapere ancora dalle Colonie Alpine, «che finora abbiamo riempito qualcosa come nove navette di immondizia, per eliminare lo sporco, i detriti e i mobili rotti o rovinati». In effetti, lo spettacolo offerto dal disco-pub notturno e lido bagni diurno in questi ultimi mesi era davvero desolante. «Abbiamo già speso finora», ha proseguito Caldini, «circa quarantamila euro per rimettere a nuovo gli impianti. Ora metteremo mano agli arredi e alla parte esterna del locale, certamente la più apprezzata e utilizzata in estate. Il Lido diventerà un centro di aggregazione giovanile con attività ludiche, culturali, turistiche e rieducative». L’ultimo riferimento, cioè l’aspetto rieducativo, è dovuto alla volontà di impiegare al Lido disabili psichici per favorirne, attraverso l’apprendimento di alcune attività, il reinserimento al lavoro. Da questo punto di vista le Colonie Alpine, già da diversi anni, stanno portando avanti a Torri progetti analoghi in località Bardino, ad Albisano, oltre che in altri centri della provincia, con ottimi risultati. Grazie alla coltivazione dei campi, alla produzione di olio extravergine di oliva proprio dai terreni di Albisano, le Colonie Alpine, coadiuvate da medici ed esperti agronomi, hanno reinserito diversi disabili psichici nel mondo lavorativo e li hanno reintegrati nella società. «La stessa cosa», ha sottolineato il presidente dell’Ipab, la faremo a Torri. In questi giorni una delle nostre due cooperative ha assunto sette disabili psichici, di cui tre lavoreranno al Lido. Ovviamente, adeguatamente diretti, sorvegliati e aiutati da personale professionista, tanto nel settore agricolo che in quello medico». Analoga esperienza l’ente di pubblica assistenza e beneficenza ha intrapreso, dal primo gennaio 2005, a San Giorgio di Bosco Chiesanuova, dove gestisce l’Hotel Sporting, nel quale lavorano anche disabili psichici. «E finora l’albergo sta andando a gonfie vele, come testimoniato dai bilanci e dal personale», confermano da via Salici a Verona, sede delle Colonie Alpine. La prima novità in arrivo al Lido è la trasformazione del campo da tennis in campo polivalente in erba sintetica. Il tutto costerà alle Colonie quindici mila euro e dovrà essere pronto entro il 15 luglio. Ma non è tutto. Le Colonie, che gestiranno il locale tutto l’anno, assicureranno al Comune anche un introito mensile di poco più di duemila novecento euro per la locazione dell’immobile. «Entro la metà di giugno», ha assicurato Guatta Caldini, «cercheremo di essere a norma con tutti gli impianti e di riaprire i battenti del Lido bagni, che manterrà anche le prerogative turistico recettive diurne e di disco-pub serale». In conclusione, il presidente dell’Ipab ha voluto lanciare anche un messaggio a tutte le associazioni presenti sul territorio e ai giovani del paese, con i quali auspica dialogo e collaborazione.