giovedì, Marzo 28, 2024
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Da lunedì la manifestazione culturale ideata da Fiorentini e da Patty Garneri all’osteria «Can e Gato». Un mix di cantanti (Bighignoli, De Assis e Toffali) e di quadri della Landini

Tra signore del jazz e acquerelli di Valeria

Settembre si apre all'insegna delle donne, del jazz, del , delle stoffe, degli acquerelli. Che cos'hanno in comune questi elementi? L'essere gli ingredienti di «Ladies in jazz e gli acquerelli di Valeria», la manifestazione settembrina ideata da Mauro Fiorentini e Patty Garneri all'osteria Can e Gato, nel centro storico di Garda. Quando rilevarono il locale, circa un anno fa, Mauro e Patty fecero solenne promessa di trasformarlo in una sorta di circolo culturale all'insegna dell'arte e del vino. Promessa mantenuta dapprima con una serie di manifestazioni invernali e primaverili di buon livello (jazz, cabaret, presentazioni di libri, conferenze) e ora con questa nuova idea. Il jazz è al femminile. Dal 3 al 7 settembre si potranno ascoltare i gruppi di Sabrina Bighignoli, Patricia De Assis e Daria Toffali. «Le signore del jazz interpreteranno i grandi classici italiani e internazionali e la bossa bova» annuncia Patrizia Garneri. Il cartellone prevede l'apertura lunedì 3 settembre con i ritmi brasiliani dei Tapuan di Patricia De Assis, Stefano Benini ed Ennio Righetti. Martedì 4 è di scena il Sabrina Bighignoli Quartet: la vocalist è accompagnata da Ottavio Giacopuzzi, Andrea Temporin e Felice Campana. Mercoledì è il turno di Daria Toffali insieme a Stefano Benini ed Enrico Terragnoli. Giovedì 6 tornano i Tapuan e venerdì 7 è di nuovo protagonista Sabrina Bighignoli col suo quartetto. Si comincia alle 21.30. Sin qui il jazz. E gli altri ingredienti della rassegna settembrina? Gli acquerelli e la stoffa si sposano nella performance artistica di Valeria Landini. Durante l'intera settimana jazzistica l'artista milanese espone i suoi acquerelli su tessuto. Come a voler creare un binomio tra pittura e musica. Del resto Valeria fin da bambina è stata coinvolta dalla passione del jazz dal padre. «Quando dipingo ho sempre la musica ad accompagnarmi», dice l'artista, «perché mi permette la liberazione del mio sentire oltre che ad esserne fortemente stimolata».

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