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Una tradizione d’eccellenza per la biblioteca di Sirmione

La biblioteca civica di Sirmione ha una tradizione d’eccellenza che continua da almeno vent’anni, apprezzata per i servizi primari, come i prestiti e le attività di promozione alla lettura, ma anche per la varietà delle iniziative che in essa trovano sede, soprattutto da ottobre a maggio. Un polo d’attrazione per cittadini sirmionesi e non residenti con un ruolo socio-culturale confermato anche dai numeri del 2015, diffusi dal Sistema bibliotecario Brescia Est.

Il comune peninsulare di oltre 8.100 abitanti e con 3975 famiglie, conta 1323 utenti attivi e ben 34.711 prestiti in un anno, divisi tra 24.972 prestiti di libri e 9.739 di materiali audiovisivi e multimediali. A cui si aggiungono i 1.560 quotidiani letti in sede, le 1.241 riviste consultate in sede o prestate, i 2.431 utenti che hanno utilizzato le postazioni computer o la rete wifi della biblioteca e una media di 35 persone presenti ai corsi e agli eventi culturali.

La vivacità dell’ente si misura proprio nella varietà di proposte che sempre più attirano residenti di Sirmione e di altri comuni, per partecipare ai corsi di lingue e informatica, agli incontri a tema, ai venerdì con l’autore, alle  numerose attività di promozione alla lettura per adulti, bambini e ragazzi e, non da ultimo, all’annuale festival del lettore.

Ma non è tutto, perché la biblioteca promuove anche la partecipazione a spettacoli teatrali, mostre e visite culturali in altre città. Un’attività intensa, nella struttura di via Alfieri, dove la fidelizzazione della clientela passa oggi anche attraverso i nuovi canali di comunicazione, come il sito www.sirmionebs.it e la pagina Facebook (Biblioteca Comunale di Sirmione) costantemente aggiornati.

Sempre secondo i dati forniti dal Sistema bibliotecario Brescia Est, il risparmio complessivo generato dalla biblioteca di Sirmione è pari a 325.404 euro, con un risparmio per persona residente calcolato di circa 40 euro, per famiglia 81,8 e 246 per utente attivo. Ciò significa che un sirmionese o un utente attivo che utilizza il servizio bibliotecario gode di un certo risparmio economico prendendo a prestito libri, riviste, cd e dvd anziché acquistarli. A fronte di questo risparmio da parte dei cittadini, la spesa complessiva a carico del Comune sirmionese (per materiale librario, connessioni, attività ed eventi, personale, gestione e manutenzione sede, ecc.) è di 207.343 euro; dato che si può analizzare ulteriormente considerando una spesa media per abitante di 25,5 euro, 156,7 per utente attivo e 52 euro per famiglia.

Un investimento non elevato quello sostenuto dal Comune, in un anno, se si pensa ai vantaggi per la comunità e per le famiglie, alla ricchezza dell’offerta, alla risposta positiva degli utenti e al risparmio che essi ne conseguono.

«Fare una riflessione sui numeri della biblioteca è sempre difficile: essi parlano chiaro e sono imprescindibili – chiosa la presidente della Biblioteca comunale di Sirmione, Anna Motta Forin –. Anche la cultura ha i suoi prezzi sui quali si investe un capitale, ma produce, e lo si evince dai numeri stessi. La produzione maggiore e più sensibile, però, è quella del benessere, dell’amore per il sapere e la cultura in generale, della scoperta dei propri talenti attraverso la lettura. Di tutto ciò i numeri non possono parlare. Ne parlano le persone che ogni giorno vengono a leggere, cercano, studiano, riflettono o semplicemente osservano con curiosità e respirano l’accoglienza della nostra struttura».

Le biblioteche continuano a essere un mondo vivo, appassionato e appassionante, grazie sopratutto a chi ci lavora e a chi riconosce che in esse è nascosto un grande patrimonio dal quale poter attingere, quotidianamente.

«La nostra amministrazione non può che riconoscere la centralità di questo luogo di cultura, formazione e socializzazione, una risorsa strategica per la nostra comunità, grazie al personale preparato e accogliente e alla presenza di un comitato di gestione attento nel cogliere le necessità degli utenti e fare proposte diversificate», dichiara l’assessore alla Cultura Mauro Carrozza.

 

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