Il vicepresidente della Comunità interviene per rispondere, dati statistici alla mano, ai molti rivani preoccupati Ceschini spiega che l'altezza del lago è abbondantemente nei parametri I problemi del 2000 furono causati da piogge davvero eccezionali
«Tranquilli, il livello del Garda è ok»
«State tranquilli, il livello del lago di Garda non deve preoccupare». Vincenzo Ceschini, geologo e vicepresidente della Comunità del Garda, risponde a quanti nei giorni scorsi avevano espresso preoccupazione sul livello delle acque, considerandolo troppo alto e temendo che l’arrivo della brutta stagione e delle piogge potesse ripresentare i pericoli di tracimazione presentatisi due anni fa. «Nella rilevazione fatta venerdì 20 settembre — piega Ceschini — il lago risultava essere un metro e sette centimtri sopra lo zero idrometrico, fissato a 64 metri e 23 centimetri rispetto al livello del mare. Se consideriamo che il livello minimo è di 90 centrimtri e quello massimo di un metro e 75 centimtri è facile capire che la sicurezza è assolutamente garantita». Quattordici centimetri dal minimo e ben 68 dal massimo, con un deflusso del Mincio che si porta via 50 metri cubi al secondo d’acqua, non possono preocupare, insomma, e tanto meno far temere che si ripresenti la situazione del novembre 2000. «Quello fu un caso eccezionale — ribadisce Ceschini — che può ripetersi solo ogni 15–20 anni. Allora, in tre mesi cadde una quantità incredibile quantità di pioggia, circa 700–800 millimetri, che innalzò il livello della faglia a tal punto che questa non riuscì più a svolgere il suo compito di “valvola di sfogo” e le cantine di S. Alessandro e S. Giorgio finirono allagate. Ma ripeto, quella fu una situazione davvero anomala».Da tempo, aumentano i mugugni nei confronti degli agricoltori mantovani che, a detta di molti, utilizzano le acque gardesane con pochi scrupoli, più preoccupati di garantire l’iirgazione dei loro campi che della salute delle popolazioni rivierasche e del lago stesso. «Il Garda — continua Ceschini — ha da tempo perso le sue funzioni naturali e, di fatto, ora il suo livello è regolato come un bacino artificiale. Il dibattito, su questi aspetti, è davvero complesso e aperto in vari fronti. Nell’importante conferenza che la comunità del Garda ha fissato per il 12 ottobre prossimo a Desenzano verranno affrontati anche questi aspetti. In quella sede, dati alla mano, scienziati ed esperti forniranno tutte le risposte sulla salute del grande lago, per fare chiarezza sui livelli, sull’inquinamento, sulla situazione faunistica e su molte altre problematiche».Ceschini conclude con una frecciata ai politici che, da qualche tempo a questa parte, hanno deciso di occuparsi del Garda. «Sarebbe bene se ne stessero zitti — sbotta — ed evitassero allarmismi inutli e infondati. Se vogliono risposte vengano anche loro a Desenzano in ottobre».