venerdì, Marzo 29, 2024
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Grande folla all'ultimo traguardo per accogliere atleti d'altri tempi

Transalp, dalle fatiche alla festa

Oltre seicento chilometri di massacranti salite, di rovinose cadute, di catene rotte, di ruote bucate e imprecazioni levate al cielo. Tutto dimenticato in un attimo, quando, ieri, i concorrenti hanno imboccato l’entrata del piazzale dell’ex stazione delle autocorriere dove li aspettava l’ottavo traguardo, quello finale, della terza Transalp, la durissima traversata delle Alpi su due ruote. Ad attendere questi eroi infangati e ammaccati c’erano televisioni, fotografi e due ali di folla festante.Sul fronte prettamente agonistico, vanno senza dubbio segnalate le ottime le prove delle due coppie “nostrane”, i neofiti arcensi Lorenzo Tognoni e Davide Tosi e i “veterani” rivani Claudio Semeraro e Franco Bresciani, che nella classifica finale, sono andati ad occupare posti immediatamente a ridosso di quelli conquistati dai professionisti della mountain bike: 23ª posizione per i primi e 34ª per gli altri. E se si considera che alla partenza di Mittenwald, in Baviera, erano schierate ben 350 coppie provenienti da tutto il Vecchio Continente, la soddisfazione per gli atleti gardesani non può che essere giustificata.La festa delle due ruote era iniziata già nella prima mattinata, quando gli uomini della “carovana” della Transalp hanno incominciato a raggiungere la grande area a pochi metri dal lago, avanguardie del plotone dei concorrenti. Poi, alla spicciolata sono arrivate le centinaia d’appassionati, di parenti, d’amici o di semplici curiosi, richiamati dalla voce amplificata dello speaker e dalla musica a tutto volume. Quindi, è iniziata l’attesa dei concorrenti che, partiti poche ore dall’altopiano di Folgaria, avevano iniziato la marcia d’avvicinamento alla “Busa”, salendo (sempre su strada sterrata) da Isera fino in Bordala, passando per Santa Barbara, le terrazze di Nago, Bolognano e arrivando, infine, al traguardo di quella che l’organizzazione della Transalp ha definito come l’Eldorado europeo dei bikers: Riva del Garda. Tutt’intorno, intanto, la vera e propria festa che è andata avanti fino al tardo pomeriggio e che ha avuto come protagonista assoluta, manco a dirlo, la bicicletta. Nonni e nipotini, professionisti e dilettani, esperti e principianti: tutti a girovagare estasiati tra i numerosi stand che hanno trovato posto nel piazzale, ad ammirare i futuristici modelli di mountain bike esposti, a parlare di cambi, di selle, di forcelle e di ammortizzatori. Ma soprattutto a fare amicizia, tra bicchieri di birra e panini col würstel.

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