giovedì, Aprile 25, 2024
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La costruzione del maxi centro commerciale creerà problemi viari: ecco le soluzioni. Già concesse licenze per 13.100 metri quadri: mancano i «piccoli»

Tre rotonde per il «gigante»

Il gigante dai piedi di cemento sta prendendo sempre più fisionomia a Desenzano. Non c’è automobilista che, percorrendo la statale nei paraggi del viadotto ferroviario, non volti la testa per dare una sbirciata alla enorme costruzione che sta nascendo nel «vallone», fino alla scorsa primavera occupata dai campi e da un capannone dismesso. Il centro commerciale ex «Diamanti» sta cominciando a pulsare e, nel 2004 dovrebbe essere già pronto, se non tutto almeno in buona parte. Qualcuno ha detto che si tratta del più grande centro commerciale della nostra regione. Possibile? «Ma no – rintuzza subito il sindaco Fiorenzo Pienazza, che questa colata di cemento se l’è trovata addosso dopo essere stata autorizzata quasi vent’anni fa – diciamo che l’eventuale centro dei Campagnoli, sulla superstrada Desenzano-Castiglione, lo supera per estensione almeno cinque volte. E allora, diciamo che è andata bene così…». Intanto l’Amministrazione sta tentando di portare a casa qualche altro benefit. Alcuni accordi sarebbero a buon punto, tra Comune e lottizzanti, e dovrebbero consentire la costruzione, a carico dei privati, delle tre rotatorie stradali che vedranno la luce il prossimo anno tra il viadotto e via Gramsci. Per ora c’è una promessa. Nulla di più. Ma a palazzo Bagatta sperano che tra breve si metta nero su bianco. Nelle casse comunali rimarrebbe così un buon gruzzolo di euro. E altrettanto in quelle della Provincia. La prima rotatoria sorgerà in via Bezzecca (ingresso del centro commerciale), la seconda all’incrocio della strada per l’ospedale e la terza alla Madonnina (via Gramsci, via Garibaldi). Con queste rotonde si dovrebbe, secondo gli esperti, migliorare abbastanza la viabilità. Ma i dubbi restano, e più che fondati, soprattutto alla luce delle esprienze del passato. Ad esempio, il nuovo sistema viabilistico della Perla (sovrappasso, galleria) che avrebbe dovuto ridurre il traffico nella zona e che, invece, di fatto ha solo spostato di trecento metri il caos, in direzione del viadotto ferroviario, ovvero la porta d’ingresso alla cittadina. Intanto il complesso commerciale sta assumendo già una sua precisa fisionomia. Ma cosa conterrà? Le licenze commerciali, quanto meno per la grande distribuzione, sono già una realtà. All’appello mancano solo quelle al dettaglio. La società Arco di Brescia ha già cinque licenze per medie strutture di vendita (superficie compresa, per legge, tra i 250 e i 2500 mq.) di generi non alimentari, per un totale di quasi 10 mila metri quadri (per la precisione 9840). La società Unes Maxi di Milano ne ha ottenute due, di cui 510 mq. per i non alimentari e 1190 per generi alimentari; la Conbipel Bima, ha chiesto la licenza per una media struttura, anche questa non alimentare, pari a 1600 metri quadri. In totale sono state concesse licenze per una superficie di 13.100 mq. ma all’appello manca il terziario, con un’infinità di piccoli e medi negozi, tra i 50 e i 200 mq. Il maxi centro dei Diamanti sicuramente sarà in grado di muovere un grande giro d’affari, anche grazie alla sua posizione invidiabile, vicinissima al centro. E per molti piccoli negozianti di Desenzano potrebbe essere la fine.

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