Il «buon ritiro» alla Fraglia è finito. Federica Salvà, Nicola Celon e «Dede» De Luca vanno in Australia
Tre vele veronesi verso Sydney
Malcesine come Sydney e Navene, dove si trova la base nautica della locale Fraglia vela affollata e pullulante di febbrile attività al pari di Rushcutters Bay, il quartier generale della vela ai prossimi giochi olimpici. Il paragone non è azzardato. Per tutta l’estate nell’alto Garda veronese, che è considerato tra i migliori campi di regata del mondo, hanno incrociato centinaia di velisti stranieri che prenderanno parte alle Olimpiadi oltre a tutta la nazionale italiana che si è allenata all’ombra del Castello scaligero fino a pochi giorni fa prima di partire per Sydney. È la prima volta, che alla vigilia dei Giochi, la squadra azzurra, capitanata dal presidente della Fiv Sergio Gaibisso e dal commissario tecnico Valentin Mankin, si ritrova tutta assieme. «Prima delle Olimpiadi di Atlanta gli equipaggi delle diverse classi si allenarono ognuno per conto suo », spiega Federica Salvà la campionessa di Castelletto di Brenzone che a Sydney con il 4.70 difenderà i colori dell’Italia in equipaggio con Emanuela Sossi . « Qui invece a terra si fa vita in comune ma gli allenamenti sono personalizzati. Una formula stimolante che permette anche di fare gruppo. Noi stiamo effettuando la preparazione con l’equipaggio maschile del 4,70 formato dai fratelli Matteo e Francesco Ivaldi». «Ci è stata data anche la possibilità di invitare equipaggi stranieri », gli fa eco Luna Devoti, il campione veronese che a settembre con il Finn parteciperà alla sua seconda Olimpiade ‚« questo è fondamentale per le classi come il Finn, che è solo maschile, oppure per l’Europa, dove gareggiano solo le donne. In questo modo si possono avere dei termini di paragone obiettivi.» «Noi ogni giorno ingaggiamo estenuanti duelli con Jochen Shumann della Germania, che è il numero uno al mondo nel ranking match race e i fortissimi Philippe Presti e Paolo Cian » racconta Nicola Celon che è in equipaggio con Daniele De Luca e Michele Paoletti sul Soling. « Alla sera esaminiamo tutto a tavolino con gli allenatori. A Sydney avremo di fronte avversari espertissimi e di grande talento e quindi non possiamo permetterci di lasciare nulla al caso». «L’ospitalità che ci ha riservato la Fraglia di Malcesine è commovente », sottolinea Daniele “Dede” De Luca che si è guadagnato il soprannome di Barrichello per la sua somiglianza al pilota della Ferrari ‚« il supporto tecnico in acqua e a terra è eccellente. Ma non solo, qui tutti gli atleti si sentono a loro agio come fossero in famiglia». Oltre ai velisti azzurri già citati i volontari della Fraglia hanno “adottato” anche l’“imperatrice” toscana del windsurf Mistral Alessandra Sensini, i fratelli “volanti” Francesco e Gabriele Bruni (49Er), la triestina Larissa Nieverov (Europa), il ligure Diego Negri (Laser), gli “acrobati” Giuliani Lorenzo e Marco Bodini (Tornado) e il siculo Riccardo Giordano (windsurf Mistral). Tra qualche mese però le migliaia di velisti da tutto il mondo che frequentano Malcesine potranno usufruire di servizi ancora più efficienti: «Entro quest’anno, quando saranno formalizzati i permessi e le concessioni, disporremo di un buon numero di posti barca che saranno ricavati con l’installazione di pontili galleggianti e quindi con basso impatto ambientale », spiega il presidente della Fraglia vela Malcesine Testa . «L’altro obiettivo è quello di costruire la nuova sede nautica che sarà intitolata alla memoria di Simone Lombardi, un giovanissimo socio prematuramente scomparso. Allora finalmente tendoni e container potranno lasciare il posto ad un moderno edificio dotato di tutti i confort. La nuova struttura porterà pure notevoli benefici all’economia turistica locale durante tutto l’anno e non solo d’estate ed è vista con favore da albergatori e commercianti.» Luca Belligoli