giovedì, Aprile 25, 2024
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Saranno esposti lavori dedicati al Benaco In serata appuntamento con il teatro di Eliot

Trentatré opere d’arte per festeggiare i 500 anni del Duomo

Oggi pomeriggio, a Salò, ore 18, nel salone della Domus, verrà inaugurata la mostra «Il lago di Garda in 33 opere». Rimarrà aperta fino al 18 agosto, orario 9.30-12 e 15-19. In serata, ore 21, all’interno del Duomo, la compagnia di Desio (Milano) presenterà «Assassinio nella cattedrale» di Eliot. I due appuntamenti rientrano nel calendario stilato da monsignor Francesco Andreis, dall’Amministrazione provinciale, da comune, Parco Alto Garda, Comunità, Curia di Brescia, albergatori, commercianti, per celebrare i 500 anni del Duomo, che è stato consacrato il 18 ottobre 1502. La prima pietra della chiesa parrocchiale (progettata da Filippo delle Vacche, sullo stile di S.Anastasia a Verona) venne posta nell’ottobre 1453. Il completamento: una cinquantina d’anni dopo. La facciata esterna è rimasta grezza. L’interno, a tre navate a crocera, sviluppate su archi a ogiva, è lungo 62 metri e largo 20. Recentemente sono stati effettuati lavori di restauro. All’interno si trovano opere dei pittori Zenon Veronese, Romanino, Moretto, Andrea Celesti, Paolo Veneziano, Palma il Giovane e Giambattista Trotti, detto «Il Malosso». «Le Diocesi e le Provincie di Brescia, Verona e Trento, coi rispettivi vescovi, presidenti e autorità, rivolgono ancora l’attenzione al gioiello ambientale che le avvicina e le rende compartecipi: il lago – sottolinea mons. Andreis -. Nel ’99 si sono riunite a Riva per concentrare l’attenzione sui giovani, nella prospettiva dell’Anno Giubilare. E nel 2001 a Garda, sulla sponda orientale, nel nome di S.Vigilio. Ora si convocano a Salò, per i 500 anni del Duomo, uno stupendo edificio che affonda le sue radici nell’acqua». Alberto Cavalli, presidente della Provincia: «La ricorrenza si arricchisce di significati spirituali e culturali, di arte e devozione, di testimonianza e religiosità. Cinque secoli segnati dalla vita di un’intera comunità che, della propria terra, ha difeso valori e bellezze. Il Duomo di Salò racchiude tesori artistici che ne fanno il fulcro d’attrazione per il turismo». Stasera Cavalli e l’assessore Alessandro Sala saranno presenti all’inaugurazione della mostra della Associazione Martino Dolci, sorta nell’82 a Brescia, con sede in via S.Faustino. Trentatre artisti hanno donato una loro opera, che ritrae uno scorcio del lago. Si tratta di Emanuele Attanasio, Sergio Bazzana, Luciano Bonini, Eugenio Busi, Silvestro Cappa, Simonetta Corniani, Enrico Di Marko, Ettore Donini, Angelo Faustini, Ciro Gabriele, Ottorino Gallina, Angelo Gavezzoli, Giovanni Giacobone, Remo Lana, Giuliana e Gianluigi Magri, Lidia Mocanu, Giovanna Motta, Antonio Pagnotta, Fausto Redaelli, Lino Sanzeni, Gigi Silini, Filippo Tamantini, Giordano Valbusa. In serata il teatro con «Assassinio nella cattedrale». Il dramma di Eliot si riferisce all’uccisione nel 1170 dell’arcivescovo Thomas Becket a Canterbury. Pur tenendo conto del contesto storico, si manifesta come conflitto spirituale del martire di fronte alla morte imminente. Nei dialoghi e nell’azione del coro si avverte un’allusione ai dubbi tormentosi del Cristo nell’orto del Getsemani. In settembre si terrà la prima edizione del Festival dedicato a Marco Enrico Bossi, il compositore salodiano morto sulla nave mentre tornava da un viaggio negli Stati Uniti. E saranno esposte anche le tavolette lignee che ornavano la canonica.

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