venerdì, Aprile 19, 2024
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Il costo dell’intervento supera gli 800mila euro in gran parte finanziati attraverso la protezione civile. L’operazione durerà diversi mesi ed è affidata alla Bosca di Venezia

Trimelone, a giorni la bonifica

A gennaio inizierà la bonifica dalle bombe sull’isola del Trimelone. A dare la notizia sono il sindaco di Brenzone, Giacomo Simonelli, e l’assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti. «Finalmente», è raggiante il primo cittadino, «posso annunciare ufficialmente che sta per iniziare lo sminamento del Trimelone. Con questa bonifica, che avviene ad oltre 50 anni dallo scoppio della polveriera con la dispersione in acqua di pericoloso materiale bellico, finalmente potremo mettere in sicurezza il territorio. Una vittoria, che arriva dopo un anno e mezzo dall’insediamento della nostra amministrazione, e per la quale voglio ringraziare la mia squadra, la Regione, la Prefettura e la Provincia». Parole importanti, che dovrebbero mettere la parola fine su questa vicenda, tornata alla ribalta nel settembre scorso. Sul finire dell’estate, infatti, era accaduta una vicenda dai contorni oscuri. Un diportista aveva chiamato i carabinieri nautici di Torri dopo aver avvistato ordigni sulla parte più a sud della spiaggia dell’isolotto, di fronte ad Assenza: 24 ordigni tra convenzionali, proiettili da mortaio, granate e bombe, di cui quattro a «caricamento speciale», ovvero contenenti esplosivi anche con miscele di gas velenosi. Erano stati ordinatamente disposti sulla spiaggia, in bella mostra. Erano dovuti intervenire anche gli artificieri di Legnago. La tensione era salita alle stelle dato che, di lì a pochi giorni, era in programma la Centomiglia, la regata internazionale più importante del Garda che prevevdeva la partecipazione anche di politici e di un ministro. La vicenda aveva assunto rilievo nazionale e aveva generato grande apprensione anche in amministrazione a Brenzone. Dai primi anni novanta gli amministratori locali avevano tentato, sempre invano, di ottenere soldi per la bonifica dell’isola, anche perché i ritrovamenti di bombe inesplose nell’area avvengono con una certa regolarità, anche perché in troppi non rispettano il divieto di accesso, navigazione, balneazione, immersione e pesca che riguarda l’isola e l’immediato circondario. «Stavolta però dovrebbe essere quella buona per porre rimedio alla situazione di grave pericolo per la incolumità dei cittadini», sottoliena l’assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti. Infatti, su proposta dell’assessore regionale Massimo Giorgetti, già nel marzo scorso la giunta del veneto aveva stanziato 200 mila euro per la bonifica dell’isolotto. E dopo l’episodio di settembre anche il prefetto di Verona, Francesco Giovannucci, si era attivato col governo italiano riuscendo ad ottenere in tempo record e grazie a un apposito decreto della Presidenza del consiglio dei ministri attraverso la protezione civile (il provvedimento è a firma del responsabile, Guido Bertolaso) ben 662 mila euro per lo sminamento. Insomma: con 862 mila euro in tutto la bonifica è ora a portata di mano. Ma c’è di più. Negli ultimi giorni, dopo febbrili incontri, telefonate, riunioni e grazie anche ai sopralluoghi fatti dai militari, è stato assegnato dalla Prefettura l’incarico di liberare dagli ordigni esplosivi il Trimelone e le acque circostanti. Una vittoria, insomma, che prenderà forma già da gennaio, quando è previsto l’inizio dei lavori da parte della Bosca S.a.s. di Venezia, azienda prescelta dalla Prefettura tra le otto che si erano presentate per ottenere l’appalto dello sminamento e avevano fatto sopralluoghi attorno all’isolotto. Una bella soddisfazione anche per il prefetto di Verona, Francesco Giovannucci, che sta lasciando il suo incarico e potrà vantare sul suo lungo curriculum anche il compimento di questa importante e delicata operazione sul Garda. «Se avremo fortuna», ha detto il primo cittadino di Brenzone, «porteremo a termine la metà dei lavori di bonifica entro marzo. Successivamente proseguiremo con il resto. Vedremo se ci sarà la necessità di sospendere per la stagione turistica e ripartire subito dopo oppure se, e sarebbe meraviglioso, riusciremo a completare tutto prima della stagione balneare».

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