venerdì, Aprile 19, 2024
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Trofeo perenne “Coppa del Garda” per l’equipaggio femminile

Grazie all’amministrazione Comunale di Lazise, guidata dal Sindaco Luca Sebastiano ed alla collaborazione con il consigliere delegato alle manifestazioni Elena Buio e l’assessore Barbara Zanetti, la Lega Bisse del Garda ha un nuovo trofeo perenne, la COPPA DEL GARDA, trofeo riservato all’equipaggio femminile vincitore del palio annuale delle regate di bisse, consistente nella copia del “Trofeo del Colbertaldo” una prestigiosa scultura di notevole valore artistico che secondo la tradizione venne commissionata dal Vate Gabriele d’Annunzio a Vittorio di Colbertaldo, per una regata organizzata nel 1939 e vinta dai fratelli Perinelli (Tercilio, Amelio, Nadir, Dino) i quali la donarono appunto alla municipalità di Lazise.

Da allora presso il palazzo municipale di Lazise, vero e proprio punto di riferimento storico delle bisse e della Lega Bisse del Garda, è uno dei quattro comuni fondatori della Lega Bisse del Garda, con i comuni di Gargnano, Garda e Bardolino, oltre al trofeo del Colbertaldo è conservata anche l’originale della “Bandiera del Lago”, il prestigioso vessillo per il quale da ben 47 anni equipaggi provenienti dalle sponde bresciana e veronese del Garda e poi dagli anni ’80 anche dal lago d’Iseo si danno battaglia per conquistare il prestigioso trofeo.

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Da Lazise com’era

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Nel quadro della valorizzazione degli sport dell’acqua il Fascismo inventò (1931) le regate di “bisse”, tradizione di origine veneta ripetutamente morta e recuperata, nuovamente interrotta con la Grande Guerra rispuntata nel ’28-’29.

Un loro fervente sostenitore fu il divino Gabriele, il poeta – soldato di Roseto degli Abruzzi che le voleva ampollosamente chiamate “gli agonali del remo” e che sostenne anche con l’offerta di premi e trofei, uno dei quali resta conservato nel municipio di Lazise, scultura bronzea di Vittorio di Colbertaldo. Dopo la seconda guerra mondiale le regate ripresero nel 1967; l’entusiasmo condusse alla costituzione (1968) della ‘Lega Bisse del Garda’ che da allora organizza annualmente le regate rimettendo ogni volta in palio la ‘Bandiera del lago’. Si devono alla memoria e alla penna di Umberto Rossetti le pagine di storia pubblicate per il venticinquennale del sodalizio. 

La bissa, tipica imbarcazione del Garda, deriva le sue origini dal “bissone” veneziano e, per una serie di caratteristiche tecniche, aveva un peso alquanto superiore alle moderne. Queste pesano 110 kg, hanno una lunghezza di 10,5 m e una larghezza di 0,65; sono a fondo piatto, con 35 ordinate e con fasciame non più longitudinale ‘a paro’ come un tempo, ma coperta da 3 fogli di compensato marino.

Hanno quattro scalmiere (forcelle per i remi), la prima e la quarta in ferro, la seconda e la terza in legno come origine. Uno dei remi, infine appartiene alla categoria dei flessibili.

La foto del 1931 mostra i campioni di Lazise della specialità “bisse da corsa”, i fratelli Nadir detto “l’Africano”, Dino detto “Nuci”, Benigno detto “el Batidor” e Raineri detto “Tognetto”. Di loro e della buona scuola di voga riferisce qualcosa “L’Arena” dell’8 novembre 1931.

 

 

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