venerdì, Marzo 29, 2024
HomeAttualitàTroppo traffico, Colombare soffoca
I dati sull’inquinamento mettono all’indice il semaforo di ingresso al centro. Ma, a sorpresa, anche le Grotte di Catullo

Troppo traffico, Colombare soffoca

L’incrocio semaforico di Colombare, la zona artigianale del Todeschino, la Rovizza sono le zone messe peggio per la qualità dell’aria e concentrazione di CO2 (comunque a livelli non preoccupanti). Il punto migliore è invece l’area di via Palazzo, incrocio con via S. Martino, all’estrema periferia della Lugana.E’ il risultato dell’annuale campagna di monitoraggio eseguita dal Centro rilevamento ambientale di Sirmione del Comune di Sirmione, un check up periodico per tenere sotto controllo con dieci stazioni (due in più del precedente campionamento) la situazione dell’inquinamento atmosferico causato da polveri e CO2, la cui stazione di misurazione era collocata sul lungolago Diaz.Tutto previsto, comunque, fanno sapere i due ricercatori del Cra, Luca Fila e Mariano Bresciani. Infatti, i risultati ricalcano grosso modo quelli della precedente analisi. Ma in futuro sull’aria l’amministrazione comunale prima o poi dovrà intervenire con decisione se vorrà impedire che larghe zone del territorio si trasformino in camere a gas per gli abitanti e per i turisti.Finora, va riconosciuto che la giunta Ferrari ha prodotto molti provvedimenti a sostegno del miglioramento della qualità dell’aria, come il progressivo allontanamento dei veicoli dal centro storico, l’istituzione di bus-navetta o natanti-navetta per bypassare le vie Colombare e via XXV Aprile. L’aria è davvero pesante in certi periodi dell’estate nella zona del semaforo di Colombare, e proprio su questo il Comune dovrà ripensare l’attuale viabilità. Evidentemente, la deviazione del traffico lungo via Bagner-via d’Acquisto per chi sopraggiunge dal centro non paga in termini di riduzione dell’inquinamento. Ma non sempre le polveri sospese arrivano da mezzi inquinanti del posto.Una scoperta assai singolare l’hanno fatta i due ricercatori del Cra, che hanno rinvenuto un eccessivo numero di particelle nella zona della Villa Romana (Grotte) dove di auto non se ne vedono e dove non ci sono arterie stradali nei paraggi.Ma com’è possibile, si sono chiesti giustamente i due tecnici? I muri esposti a nord dell’antica residenza di Catullo erano ricoperti di granelli scuri che si staccavano facilmente: la zona, pur essendo isolata, risente evidentemente delle attività antropiche dell’alto Garda da cui, per effetto dei venti direzionali, arrivano le particelle inquinanti.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video