La presentazione dei risultati definitivi del 2007 in Provincia è stata l’occasione per fare alcune valutazioni sul futuro del comparto

Turismo: sarà un 2009 drammatico

30/10/2008 in Attualità
Di Luca Delpozzo
Francesco Apostoli

Luci e ombre del tur­is­mo bres­ciano nel­la pre­sen­tazione (ieri in Bro­let­to) dei dati riguardan­ti i flus­si tur­is­ti­ci 2007. Causa incom­pat­i­bil­ità di soft­ware tra enti locali e isti­tuzioni non è sta­to pos­si­bile pre­sentare i dati del­la sta­gione appe­na con­clusa che, al con­trario del­lo scor­so anno, sem­bra evi­den­ziare un leg­gero calo: «più o meno intorno allo 0,3 per cen­to» affer­mano i rap­p­re­sen­tan­ti delle asso­cizioni di alber­ga­tori pre­sen­ti nel­la Sala Con­sil­iare del Bro­let­to insieme all’assessore com­pe­tente Ric­car­do Mini­ni, al pres­i­dente del­la Provin­cia Alber­to Cav­al­li e all’assessore comu­nale al tur­is­mo Andrea Arcai. Più luci che ombre guardan­do al pas­sato, più ombre che luci se si pen­sa al futuro dove il calo fisi­o­logi­co dei tur­isti inizia­to quest’anno potrebbe pros­eguire — se non peg­gio­rare — nel 2009.Albergatori e oper­a­tori del set­tore alter­nano un cau­to ottimis­mo ad un prag­mati­co pes­simis­mo. L’appello unanime (già sen­ti­to altre volte) è uno solo: «fare rete — affer­mano i pre­sen­ti — , creare sin­ergie aumentare le risorse per la pro­mozione e miglio­rare la qual­ità ricetti­va del com­par­to tur­is­ti­co bres­ciano» che muove qual­cosa come 800 mil­ioni di euro a sta­gione (il 22 per cen­to cir­ca solo per il set­tore alberghiero). Se i soft­ware sono quel­lo che sono («per il 2008 le cose dovreb­bero miglio­rare» assi­cu­ra Cav­al­li), i dati del 2007 par­lano di un flus­so tur­is­ti­co dal doppio volto in aumen­to sul Gar­da (+8 per cen­to negli arrivi e + 6.4 nelle pre­sen­ze), sul Sebi­no, in Fran­ci­a­cor­ta e in Val Camon­i­ca. È invece neg­a­ti­vo il bilan­cio di Valsab­bia e Lago d’Idro (- 4.85 per cen­to negli arrivi), del­la Val­trompia (-5.22 per­cento) e del­la Bas­sa (-17 per cen­to). Dis­cor­so a parte per quan­to riguar­da il capolu­o­go e l’Hinterland che seg­nano un + 7.10 per cen­to nelle pre­sen­ze, ma un ‑1.3 negli arrivi: «è fini­to l’effetto trainante delle gran­di mostre» affer­ma Arcai. È il caso di cor­rere ai ripari. Alcune aree stan­no ben­e­fi­ci­as­ndo dei prog­et­ti region­ali sui com­pren­sori tur­is­ti­ci: «quel­lo di Ponte di Leg­no — dice Mini­ni — ha seg­na­to un più 9 per cen­to nel 2008».Per il resto le autorità ammet­tono la neces­sità di «fare sis­tema», ma man­cano anco­ra pro­poste con­crete da met­tere in cam­po. Il pres­i­dente del­la sezione cit­tad­i­na dell’Associazione Bres­ciana Alber­ga­tori, Alessan­dro Fan­ti­ni, si dice tutt’altro che ottimista a fronte del «forte ridi­men­sion­a­men­to delle tar­iffe e del­la con­trazione dei con­su­mi dovu­ta alla crisi finanziaria. L’economia è bloc­ca­ta, c’è grossa dif­fi­coltà nei finanzi­a­men­ti e quin­di si riduce anche il flus­so degli ospi­ti in viag­gio d’affari».Per Alessio Meri­go di Bres­ci­a­tourism il 2007 «è sta­to un anno eccezionale», ma il 2009 si pro­fi­la come «un anno dram­mati­co». Miglio­rare la qual­ità dell’offerta ricetti­va, fideliz­zare il cliente e inve­stire sul­la pro­mozione. Sono questi alcu­ni dei pun­ti su cui sarà pos­si­bile oper­are fin dai prossi­mi mesi. Non ci saran­no invece ritoc­chi al rib­as­so su prezzi e tar­iffe. Gli uffi­ci Iat e il prob­le­ma degli orari­Il rilan­cio del com­par­to tur­is­ti­co bres­ciano pas­sa anche dal servizio degli Iat, i pun­ti di infor­mazione tur­is­ti­ca. Quest’estate, pro­prio Bres­ciaog­gi ave­va soll­e­va­to la ques­tione rel­a­ti­va allo Iat di Desen­zano che effet­tua­va orario d’ufficio chi­u­den­do il saba­to e la domeni­ca e costrin­gen­do i tur­isti a riv­ol­ger­si all’edicola vic­i­na. Ques­tione risol­ta poi per poche set­ti­mane gra­zie all’intervento del Comune. Non c’è solo Desenzano.Sul sito dell’assessorato al tur­is­mo del­la Provin­cia com­paiono gli orari di diver­si Iat, molti dei quali chiusi la domeni­ca. Come risol­vere il prob­le­ma? «La ges­tione degli Iat è fon­da­men­tale per il tur­is­mo bres­ciano — affer­ma l’assessore Ric­car­do Mini­ni -. Se la finanziaria vin­co­la gli enti locali in fat­to di nuove assun­zioni, si trat­ta di rivedere il fun­zion­a­men­to degli uffi­ci chieden­do la com­parte­ci­pazione di tut­ti i sogget­ti inter­es­sati». F.AP.

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