venerdì, Aprile 19, 2024
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Operatori a confronto. Assogardacamping studia le proprie aziende e il target clienti e invita a lavorare tra categorie Zaninelli: «Noi teniamo ma va fatta un’analisi di tutto il sistema»

Turismo, soffia vento di crisi

«La situazione del turismo sul lago di Garda va analizzata a fondo, soprattutto puntando sul coordinamento tra operatori, che manca completamente. Altrimenti si dice tutto e il contrario di tutto. Se poi si analizzano le ragioni della crisi e della flessione turistica, si dovrebbe fare un esame di coscienza e chiedersi perché ciò si verifichi. Non porta a nulla intravederne sempre le possibili cause in motivazioni ogni volta estranee o esterne, come la congiuntura economica o l’euro. Nemmeno ha senso ritenere che una certa fascia di turisti, per risparmiare, opti per la vacanza in appartamento o in campeggio piuttosto che per quella in albergo». L’attacco arriva da Marco Zaninelli, amministratore del camping La Quercia di Lazise, presidente dell’Assogardacamping, associazione a cui è iscritto il 60 per cento dei campeggi della Riviera degli Olivi. Zaninelli sente la categoria punta nel vivo quando si dice che gli ospiti tedeschi, con pochi soldi, cercano una vacanza al risparmio soprattutto a causa della triste congiuntura economica che la Germania sta vivendo, come ha rilevato nei giorni scorsi Fernando Morando, presidente dell’Unione provinciale del commercio, turismo servizi confcommercio. «Noi campeggiatori siamo contenti», si limita a dire Zaninelli nel fotografare la situazione dei camping gardesani, «però non è detto che quando le cose non vanno bene i turisti scelgano sempre l’appartamento o il campeggio. Bisognerebbe piuttosto cercare di capire il perché di questo nell’ambito di ogni singola azienda, valutando e poi la situazione in modo coordinato e globale. Occorrerebbe cioè capire cosa manca sul territorio, inteso come zona turistica, e cosa da esso si richieda». L’Assogardacamping attua una forma di raccordo tra soci: «Come presidente, cerco di ascoltare le richieste dei nostri associati, li coordino e vedo di trovare stimoli. Siamo partiti tre anni fa nel fare sistema per arrivare a garantire una sempre maggiore qualità aziendale ed ambientale. Così abbiamo ottenuto le qualificazioni Iso 14001 e Iso 9001, che riguardano il controllo gestionale e ambientale, parametri importantissimi in una zona come quella gardesana. Inoltre stiamo ora cercando di stimolare i nostri associati a valutare in concreto come funziona ogni singola azienda rispetto alle altre limitrofe, nella regione e in Italia. In pratica un gruppo di campeggi è già partito con il monitoraggio dell’aezienda e degli ospiti per aver chiaro, entro la fine dell’anno, il proprio grado di competitività». Se si lavora in questo senso è forse perché anche nei campeggi si registra un po’ di crisi. «Queste ricerche sono importanti sempre, forse sarebbe stato per tutti il caso di farle anche quando in passato le cose andavano meglio», taglia corto Zaninelli, «noi comunque siamo contenti, è importante che il cliente sia soddisfatto. Certamente la situazione potrebbe essere ancora migliore a livello generale se non si fosse rimasti troppo a lungo a guardare, nel più completo immobilismo. Per far decollare davvero il nostro turismo dobbiamo avere il polso della situazione, l’autovalutazione va confrontata. Invece a livello territoriale non c’è nulla che permetta agli imprenditori di avere dati completi». Riaffiora così anche l’annosa questione dei dati su arrivi e presenze di turisti, sia italiani che stranieri, che un tempo erano garantiti con puntualità dalle Aziende di promozione turistica, mensilmente e anche trimestralmente, e che ora invece sono forniti dalla Provincia ma trasmessi con mesi di ritardo. Per il Garda poi mancherebbe anche un centro di prenotazione unificata: «Per noi campeggiatori non c’è, ma non sono in grado di dire, comunque, se per i nostri associati sarebbe importante che ci fosse». Dal canto suo Morando risponde: «Parlando di flussi turistici, in particolare dei tedeschi, ho fatto un’analisi di quanto sto vivendo come presidente della Confcommercio a cui l’Assogardacamping, a differenza dell’Unione gardesana albergatori veronesi (Ugav), non aderisce. Tuttavia sono disponibile a mettermi a confronto con il presidente di questa associazione per valutare insieme la situazione e capire quali sono i reali problemi del turismo. Ci si può sedere attorno a un tavolo e parlarne approfonditamente anche perché, in questo modo, potrei avere indicazioni più precise. In ogni caso non si può negare che sul Garda i campeggi sono già affollati di ospiti». Sempre a proposito di coordinamento, Morando nota: «È vero che non c’è un centro di prenotazione turistica unico, ma stiamo predisponendo a Garda l’Osservatorio turistico del distretto, che potrà servire anche a questo: diventerà un centro di raccolta dati per tutti gli operatori, che monitorerà la situazione anche sotto il profilo delle presenze».

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