venerdì, Marzo 29, 2024
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I guai della Gardesana. Polemica in vista dei lavori fra Gavardo e Villanuova dal 24 giugno. Bazzani: «E’ una follia». Mizzaro: «Un grave danno»

Turisti in arrivo, strada chiusa

A una buona notizia che arriva dal fronte nord, ce n’è una brutta dal fronte sud-ovest. Sulla 45 bis «gardesana occidentale», la strada che unisce Cremona a Trento e rappresenta l’arteria principale dell’economia gardesana, un raggio di sole si alterna sempre a un temporale. Nel tratto fra il porto di Riva e il ristorante «La casa della trota», interessato da lavori di sistemazione e consolidamento della galleria, l’altro giorno la Provincia autonoma di Trento ha deciso di cancellare l’ordinanza dello scorso 12 giugno, in base alla quale aveva disponeva la chiusura totale nelle ore notturne (esclusi sabato e domenica), dalle 23 alle 7 di mattina. La revoca del provvedimento è stata determinata dall’attivazione di procedure di lavoro, da parte della ditta assegnataria dell’opera, diverse da quelle programmate inizialmente. In ogni caso il tratto in questione è percorribile, di giorno o di notte, solo a senso unico alternato (possibile qualche interruzione totale, limitata ad alcune ore, se richiesto dalle necessità). Alla schiarita provocata da questa notizia nella zona di Limone fa da contrappeso la rabbia per la chiusura (da lunedì 24 giugno e fino al 19 luglio) della nuova 45 bis – la tangenziale – tra Gavardo e Tormini. Gli automobilisti provenienti dalla città (o quelli di ritorno dal lago) dovranno imboccare il vecchio percorso, attraversando i centri abitati di Gavardo e Villanuova. Inevitabile il formarsi di lunghe code. Poche e disagevoli le alternative. Il sindaco di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, non ha avuto peli sulla lingua nei confronti dell’Azienda nazionale delle strade. «Stigmatizziamo il comportamento dell’Anas. E’ una follia chiudere proprio all’inizio dell’estate – dice Bazzani -. A noi non hanno chiesto nulla. E non siamo nemmeno stati avvertiti. Lo abbiamo saputo dai giornali. Si pensava, dopo le polemiche degli anni scorsi, a un briciolo di attenzione in più nei confronti delle amministrazioni comunali, degli automobilisti e del lago di Garda. Invece, niente. Faremo sentire la nostra voce». Orietta Papini Mizzaro, del Grand Hotel, vicepresidente del Carg (che raggruppa gli albergatori di Salò e Gardone Riviera) e consigliere del Consorzio «Riviera dei limoni», rincara la dose. «Gli operatori economici della zona sono arrabbiati e non capiscono perchè, sulla 45 bis, si debba sempre intervenire d’estate, nel periodo di maggior flusso – afferma -. L’autunno-inverno è stato straordinario, dal punto di vista meteorologico. E non si è fatto nulla. A giugno, con l’arrivo dei turisti, si chiude. «Perchè – sottolinea Orietta Papini Mizzaro – le opere di consolidamento della strada e delle gallerie non vengono effettuate nella stagione morta? L’anno scorso l’Anas decise di rinviare i lavori in seguito alle nostre proteste. Pensavamo che non ripetesse più l’errore. Invece, puntuale, c’è cascata di nuovo. Con danni rilevanti per la nostra economia. Rimanere a lungo in automobile sotto il sole non è una prospettiva incoraggiante per chi arriva dalla città».

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