sabato, Aprile 20, 2024
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Il Benaco è pronto al bis. Il Garda potrebbe addirittura superarsi nel week end che comincia proprio oggi, 28 aprile, e che si prolunga sino al primo maggio.

Tutto esaurito per il ponte dei lavoratori

Il Benaco è pronto al bis. Dopo l’eccezionale affluenza di ospiti in tutte le piccole capitali delle vacanze del lago registrata per il ponte pasquale, il Garda potrebbe addirittura superarsi nel week end che comincia proprio oggi e che si prolunga sino al primo maggio. Il pienone graditissimo agli operatori turistici ha un solo neo: quello della viabilità. Ma vediamo qual è la situazione. «È un ponte d’oro quello che dalla vigilia di Pasqua si conclude lunedì sera 1° maggio – commenta Marcello Beschi, presidente degli albergatori di Toscolano Maderno -. Basti pensare che alla vigilia di Pasqua il nostro ufficio informazioni e prenotazioni ha dovuto declinare soltanto nella nostra cittadina, le richieste di ben 380 camere d’albergo. Sì, è stata una Pasqua esaltante come non vedevamo da tanti anni. Moltissimi penso, oltre la metà, erano clienti tedeschi per di più il boom ha interessato proprio tutte le cittadine rivierasche». «Il dato sull’andamento molto positivo è emerso – continua – nel corso dell’incontro fra gli albergatori che riuniva operatori di tutte le cittadine del medio e alto Lago, da Salò fino a Limone. È andata benissimo ovunque. Ed ora ci apprestiamo a bissare il successo perché molti nostri clienti hanno fatto il ponte lungo sollecitati anche dal bel tempo. Insomma, sarà tutto esaurito anche da sabato a lunedì». Identiche note arrivano anche dal Basso lago. «È andata benissimo la Pasqua facciamo il pieno di turisti anche nel ponte del 1° maggio – dice Dino Barelli, presidente dell’Associazione albergatori di Sirmione principale centro turistico del lago -. Ottima è stata la Pasqua, molti hanno prolungato il soggiorno, molti sono in arrivo fra oggi e domani. Avremo nuovamente il tutto esaurito. La stagione è incominciata proprio bene». Pesa purtroppo sulla situazione più generale dell’industria delle vacanze del lago di Garda il problema viabilità, vero tallone d’Achille per quella che può essere considerata una delle aree turistiche a maggior vocazione europea di tutto il Nord Italia. Le piccole capitali delle vacanze sono infatti servite da strade vecchie e strette, che spesso attraversano i centri abitati. Statali adeguate al traffico di 30-40 anni fa, non certo a quello di oggi e che causano quindi code e intasamenti, smog, proteste. Specie se si considera che la clientela tedesca, la principale del Garda, preferisce muoversi con l’autovettura privata. Servono poche ore per arrivare sul lago attraverso il Brennero ma poi gli ospiti si trovano intrappolati in chilometri e chilometri di code a poca distanza dalla meta. «Il nostro cruccio è la 45bis – dice il presidente degli albergatori di Toscolano Marcello Beschi -. Occorre sistemare la viabilità del Garda, creare strade scorrevoli che consentano spostamenti in linea con i tempi. Per l’Alto lago c’è il nodo appunto della 45bis che si spera possa essere ultimata nella zona di Villanuova e di Salò. Ma c’è anche il problema del collegamento fra Salò e Riva, dove la statale è bella e panoramica ma soggetta a frane, interruzioni e chiusure. L’industria delle vacanze del Garda non può correre il rischio di rimanere isolata. Occorrerà investire per realizzare un’alternativa valida». Il ragionamento vale anche per il Basso lago. Attualmente c’è da sciogliere il nodo della rotonda in località Perla di Desenzano. Ma è necessario ancora una volta completare la grande variante alla Statale 11 del Basso Garda bloccata fra i vigneti a Lugana di Sirmione dove l’asfalto si interrompe proprio al confine con il Veneto. Quella statale va completata almeno fino a raccordarla alla tangenziale di Peschiera e, se necessario, proseguire fino a Castelnuovo ed Affi. Intanto ciascun sindaco cerca soluzioni al nodo traffico e parcheggi altro tema dolente. Sirmione si avvia a realizzare un grande parcheggio a Colombare per trasportare, non si è ancora deciso se con bus-navetta o con un battello-taxi, gli ospiti nel centro storico. Desenzano affronterà il problema attraverso il Piano del traffico. Molti stanno prendendo in considerazione anche la possibilità di utilizzare come via di spostamento anche l’acqua. Il futuro del turismo del Garda non può rischiare insomma di essere soffocato dalle autovetture.

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