Un progetto per quattro rondò L’ex statale diventa più sicura
Un accordo di programma fra Provincia e Comune
Un maxi progetto per riqualificare e mettere in sicurezza la principale arteria viabilistica di Moniga. L’intervento riguarda la ex statale 572, che dal 2004 è passata sotto l’egida della Provincia: la strada che collega Salò a Desenzano è particolarmente trafficata. Sul segmento che attraversa Moniga, e precisamente in via Pergola nasceranno quattro rotatorie. I rondò saranno realizzati in località Trevisago, all’incrocio di via Costa, all’intersezione di via Canestrelli e via S.Giovanni e all’altezza Italmark. I lavori iniziati da due mesi termineranno entro fine gennaio. Il progetto destinato ad alleggerire la morsa del traffico sul paese è scaturita da un accordo di programma stipulato tra l’Amministrazione comunale e il presidente della Provincia Alberto Cavalli nel 2001. Il costo dell’intera operazione è a carico della Provincia con il contributo del Comune di Moniga. In un paio di anni le rotatorie sulla direttiva Salò — Desenzano del Garda sono all’incirca venti, realizzate con il preciso scopo di rendere fruibile la viabilità, ma in primis di salvaguardare l’incolumità degli automobilisti. In proposito il sindaco di Moniga Massimo Pollini osserva come «l’avvio della costruzione di quattro rotatorio sul nostro territorio rientra in una strategia di ammodernamento e abbellimento, e messa in sicurezza del sistema viario. Le ultime opere — continua Pollini — rientrano in un pacchetto di interventi a più ampio respiro. Fra questi la sistemazione di asfalto strada, marciapiede, illuminazione di via Roma, l’eliminazione del senso unico alternato di via Carlo Alberto, oggi a doppio senso; il marciapiede che collega il centro al porto, ed altre opere sono già programmate con procedura avanzata per l’inizio dei lavori»a. Si tratta nello specifico dei marciapiede di via San Sivino e il collegamento via Porto con via Mazzani. Soddisfatto anche Enzo Dolci, vicesindaco con delega alla Viabilità: «Sono favorevole alla sostituzione dei semafori con le rotonde, e alla costruzione delle rotonde in quanto riducono sensibilmente la velocità dei veicoli a vantaggio della sicurezza stradale, e contrariamente a quanto si verifica agli incroci regolati da semafori che costringono l’automobilista a improvvise frenate e a repentine partenze, e riducono i tempi di attesa, riducendo sensibilmente l’inquinamento atmosferico».