sabato, Aprile 20, 2024
HomeAttualitàUn acquedotto «federalista»
Siglato l’accordo tra Municipio e azienda «Garda Uno» per la gestione delle risorse idriche. Il gestore è esterno, ma i ricavi saranno reinvestiti nel Comune

Un acquedotto «federalista»

C’è voluto un lungo lavoro preparatorio, ma ora è andata in porto la convenzione con cui il Comune di Sirmione e la «Garda Uno srl» hanno stabilito un nuovo modo di gestione dell’acqua. Con vantaggi significativi per la cittadina e per i suoi utenti in quanto, per la prima volta, è garantito che le risorse derivanti dal servizio resteranno «in casa», all’insegna di una relativa autonomia comunale rispetto all’azienda. E’ importante perchè altrove, invece, le risorse vengono redistribuite in altri Comuni dal Garda Uno laddove vi sia necessità di interventi. Dunque, non si tratta di uno «strappo» o peggio di un divorzio tra Sirmione e la società di servizi che ha sede a Padenghe, ma di un accordo che lascia inalterati alcuni principi importanti, come quello che vede un’autonomia gestionale per Sirmione. Occorre, però, fare un passo inditero per comprendere meglio la trattativa e le prospettive future. La gestione dei ciclo integrato delle acque è stata ridisegnata da anni con la famosa legge Galli, che ha anche suddiviso il territorio nei famosi àmbiti. Nel giugno scorso la Provincia ha poi individuato 6 sub-àmbiti, assegnando a ciascuno un gestore. Per quello che interessa Sirmione il gestore è la Garda Uno. La società ha quindi la responsabilità dell’intero ciclo: dalla captazione dell’acqua da lago o da pozzi, quindi la lavorazione, la distribuzione, lo smaltimento e la depurazione. Prima ancora di questa fase, però, il consiglio comunale di Sirmione, su proposta della giunta, deliberava la costituzione di una società, battezzata «Sirmione Servizi», con capitale misto pubblico-privato (con maggioranza del primo) con l’obiettivo tra gli altri di gestire il servizio idrico in proprio. Un’intuizione felice, a quanto sembra, perché ha precorso i tempi e messo le mani avanti sulla possibilità di trattenere le risorse finanziarie e di poterle investire come e quando dovesse decidere la «Sirmione Servizi», il cui presidente è lo stesso sindaco della cittadina, Maurizio Ferrari. Tutto questo negli altri Comuni non è successo. Tuttavia, dopo giugno la cittadina gardesana si è venuta a trovare con un gestore indicato dalla Provincia ed un servizio già decollato. Una situazione a dir poco imbarazzante. «Grazie però alla mediazione ed al prezioso lavoro dell’assessore provinciale avvocato Enzo Cossu – tiene a sottolineare il sindaco Ferrari – abbiamo messo nero su bianco e piazzato dei paletti fondamentali che ci permettono di lavorare serenamente con Garda Uno: desidero ringraziare pubblicamente l’avvocato Cossu per quanto ha fatto per Sirmione». Il nuovo protocollo, in sostanza, riconosce che titolare del servizio continua ad essere sempre la srl Garda Uno, che però si avvale, a sua volta, della struttura della «Sirmione Servizi» per la gestione del proprio ciclo integrato. La tariffazione, invece, resterà di competenza della Provincia, ma per gli utenti non cambierà nulla. La novità di rilievo è rappresentata dal fatto che gli introiti potranno essere investiti in opere di potenziamento e di miglioramento del servizio. Per esempio, tra breve partiranno i lavori della seconda rete idrica non trattata per l’innaffiamento di tutti i giardini comunali, con notevole risparmio sui costi generali.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video