venerdì, Aprile 19, 2024
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Domenica l’atteso incontro tra i vecchi operai della cartiera e i colleghi veneti L’appuntamento del 2005 è già in calendario: si terrà sui colli Berici

Un gemellaggio lungo 14 anni

Domenica 19 si ripeterà il classico gemellaggio di settembre tra i lavoratori anziani della cartiera di Toscolano Maderno (la più grossa azienda della riviera bresciana del Garda) e i loro colleghi degli stabilimenti Marchi, un gruppo proprietario di unità produttive presenti anche nel vicentino e a Villorba, in provincia di Treviso. L’incontro si svolge da 14 anni consecutivi: un anno si tiene sul lago, quello successivo invece vede come teatro del ritrovo i colli Berici. L’arrivo dei…veneti è previsto alle ore 9.30, sul ponte tra Maderno e Toscolano. Alcuni autobus porteranno i pensionati all’interno della valle, per la visita al museo della carta. Quindi il ritrovo alle 11.15 in piazza S.Marco, presso l’imbarcadero. Alle 11.50 partenza in piroscafo per Limone. Pranzo al ristorante «Pirata» dove il menù sarà assai ricco: dalla bresaola al salame nostrano di Tremosine, dal culatello di Parma alle olive all’ascolana, dai tortelloni di formaggio bagoss alle pennette, dal cosciotto di maiale alla mousse con frutti di bosco. Ad allietare la giornata sarà presente la banda «Giuseppe Verdi». Per il gruppo locale è previsto il rientro in pullman a partire dalle ore 17. Il ritrovo è organizzato dalla Associazione «Lavoratori anziani della cartiera», presieduta da Giorgio Bombardieri, che cura una serie di iniziative. Il 1 maggio, ad esempio, si tiene il premio riservato ai ragazzi delle scuole medie: un’occasione irripetibile di mettere i giovani studenti di fronte alla realtà produttiva locale. Tra le operazioni condotte a termine, l’allestimento del museo della carta che è stato inaugurato nell’estate 2002. Dal giorno dell’apertura ha accolto migliaia di visitatori. L’intervento, in località Maina, è stato effettuato dal comune, ma gli ex dipendenti della cartiera hanno recuperato e portato nel museo documenti, fotografie, cartamoneta, libri e attrezzature (un argano di legno utilizzato dai frati Dominicani per cinquecento anni, uno staccio del 1740, cinque rulli ballerini in bronzo, una calandra alta due metri e larga 80 centimetri, eccetera). L’associazione garantisce inoltre l’apertura del museo e i turni di sorveglianza.

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