venerdì, Aprile 19, 2024
HomeAttualitàUn interminabile elenco di frane
A Forbisicle l’intervento prioritario

Un interminabile elenco di frane

È un tema ricorrente quello della viabilità sull’alto Garda. Si tratta di una questione ricorrente, esplosa come non era mai accaduto in precedenza, dopo la serie di frane (novembre e dicembre 2000 a Nanzel e alla Rocchetta, precedute da un’altra frana alla Rocchetta nel febbraio 1999) che avevano interrotto il transito tra Limone e Riva, con pesanti ripercussioni soprattutto per i paesi rivieraschi del bresciano. In seguito alla frana della Rocchetta è stata realizzata la nuova galleria Epica, che sarà completata il prossimo 20 luglio. Ma, a convincere amministratori e politici che non è opportuno cercare solamente soluzioni-tampone, stanno anche i più recenti fatti di cronaca, legati alla sicurezza del transito sulla Statale 45 bis. Ben tre vetture sono state infatti centrate da massi tra gennaio ed aprile, per fortuna senza conseguenze fisiche per gli automobilisti. Tanta paura per i muratori di Tremosine a bordo del Suzuki Vitara colpito da un masso di 3 quintali a Forbisicle; terrore per il quarantenne friulano che ha visto la sua Mercedes «accarezzata» da un macigno di un paio di metri cubi al porto di Tremosine ed enorme stupore per il pensionato che ha visto entrare dal finestrino posteriore della sua VW Polo una pietra della dimensione del monitor di un computer. Tra il 1997 ed il 2001 sono stati almeno 110 i crolli di materiale in strada, tra Gargnano ed il confine trentino. Il …. bombardamento è avvenuto soprattutto in 4 zone, ritenute perciò maggiormente pericolose: Forbisicle (tratto di 700 metri) è stato interessato da 26 eventi, Voltino (200 metri) 11 eventi, Nanzel (700 metri) 32 eventi, tratto di strada da Limone al confine trentino (6.100 metri) 41 eventi. Un bilancio di crolli che si è chiuso con una vittima, rimasta sotto la frana della Rocchetta nel febbraio 1999. La situazione attuale vede all’orizzonte un intervento sicuro nella zona di Forbisicle, per un costo di 21 milioni di Euro. In passato, una cifra anche superiore era stata spesa nella posa di reti e di paramassi per imbrigliare la montagna. E reti di protezione sono state stese proprio a Forbisicle, con lavori durati fino a qualche mese fa. Intervenire con un tunnel in quel punto potrebbe, quindi, essere la prima tappa verso la messa in sicurezza della Gardesana. Gli amministratori locali hanno, infatti, individuato tre punti sui quali è indispensabile porre mano: oltre a Forbisicle c’è la zona di Nanzel (a sud di Limone) e il pezzo di strada tra Limone ed il confine trentino. Il mese scorso, a Milano presso il Provveditorato regionale alle opere pubbliche per la Lombardia (braccio operativo del ministero delle Infrastrutture), c’è stata una conferenza dei Servizi, con rappresentanti di Anas, Regione, Provincia, Comunità Montana e Comune di Tignale. L’incontro avrebbe potuto sbloccare la situazione di Forbisicle, attraverso la decisione di costruire il nuovo tunnel naturale nella roccia della lunghezza di 900 metri, che collegherebbe il tratto appena a nord dell’albergo Forbisicle con la galleria che corre alle spalle di Campione. Esiste, in proposito, un progetto esecutivo. Ma, il mese scorso, gli amministratori gardesani hanno presentato una proposta approvata all’unanimità in Comunità montana, per studiare la possibilità alternativa al tunnel naturale. Consisterebbe in una galleria artificiale a protezione dell’attuale strada e permetterebbe di vedere il lago. A parere di alcuni tra i proponenti, si ridurrebbero anche i costi, rispetto al tunnel scavato nella roccia. La proposta di studiare questa ipotesi alternativa è stata accettata e a Milano è stato fissato un nuovo incontro per il prossimo 20 settembre, nel quale bisognerà giungere ad una decisione per evitare il rischio che nessuna delle due possibilità venga realizzata. Il problema principale, emerso a Milano, è che un nuovo tunnel richiederebbe il rispetto di alcuni requisiti, a partire dalla larghezza della carreggiata. Di fronte a questa nuova richiesta (galleria artificiale a lago anziché naturale scavata nella roccia) la Conferenza dei servizi di Milano è stata sospesa e si è dato vita a un tavolo di lavoro composto dal Provveditorato regionale alle opere pubbliche, Regione, Provincia, Anas, Enti locali. Quando, verosimilmente in settembre, a Milano verrà presa una decisione definitiva, l’ultima parola spetterà al Comune di Tignale che, con l’eventuale approvazione, varierà automaticamente il Piano Regolatore: per adesso, infatti, quella è area agricola.

Articolo precedente
Articolo successivo
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video