venerdì, Aprile 19, 2024
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Controlli eccezionali per il bagno di folla

Un migliaio di intervenuti, commozione alla cerimonia

Per i gardesani sarà un memorabile 4 novembre quello festeggiato sulle colline di Desenzano, dove ad ascoltare il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi sono venuti in un migliaio, ma tanti altri hanno preferito fare da ala lungo la strada al corteo presidenziale, per poi ascoltarsi il discorso ufficiale in tivù. Molte anche le scolaresche accompagnate dai loro insegnanti, quasi un presagio per quanto avrebbe detto nel suo intervento il presidente a proposito «delle pagine della storia risorgimentale da non dimenticare mai e da studiare con passione». Prevedibile, invece, l’affluenza delle autorità istituzionali e politiche, arrivate per tempo nello spiazzo davanti al museo di San Martino della Battaglia per l’incontro organizzato dalla Società Solferino e San Martino e dal Comune di Desenzano. Questi hanno dovuto fare anche alcuni rapidi cambiamenti. Inizialmente, infatti, la cerimonia con diretta televisiva dell’emittente di Stato si sarebbe dovuta svolgere nella sala interna al Museo. Invece, complice la splendida giornata di sole e l’eccezionale affluenza del pubblico, il presidente ha chiesto ai promotori di far svolgere la cerimonia e il discorso celebrativo all’esterno. Evento eccezionale ed eccezionali le misure di sicurezza e il servizio d’ordine di Carabinieri, Vigili Urbani, Polizia e Guardia di Finanza, in un periodo in cui il terrorismo internazionale costringe a un supplemento di controlli. Tra i primi ad arrivare sulla collina della Torre sono stati gli uomini del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna di stanza a Roma, con loro i militari del 1° Reggimento Bersaglieri «Lamarmora» di Civitavecchia, quindi un drappello di Artiglieri a cavallo di Milano e alcuni corazzieri della Guardia Presidenziale del Quirinale. A fare da corona ai militari schierati le delegazioni di tutte le associazioni combattentistiche e d’arma (alpini, bersaglieri, carabinieri, marinai, avieri, artiglieri, fanti) oltre all’associazione ciechi, e alla Croce rossa. Tra le autorità militari, il generale di Corpo d’Armata dei carabinieri Mariano Ceniccola, il colonnello comandante provinciale di Brescia Carmine Adinolfi e il capitano Franco Giandinoto,comandante della Compagnia di Desenzano. Con loro alti ufficiali della Guardia di Finanza, della Polizia e di altri corpi. Poi i parlamentari Franco Tolotti, Stefano Saglia, Giuseppe Romele, Luigi Maninetti, Adriano Paroli, Pierluigi Petrini, Riccardo Conti, l’assessore regionale Franco Nicoli Cristiani, il consigliere del Pirellone Claudio Bragaglio e quello provinciale Mauro Parolini. Con loro anche il prefetto Anna Maria Cancellieri e il questore Paolo Scarpis. Presenti, infine, i sindaci di Brescia Paolo Corsini, di Desenzano Cino Anelli, di Castiglione e Solferino. Ad intonare i nostri tradizionali inni era presente la Banda dell’Esercito, arrivata anch’essa dalla capitale. Quando la notizia che il presidente Ciampi era arrivato all’Ossario l’emozione è cominciata a salire ben presto davanti al Museo.Li non c’è stato solo un forte dispiegamento di forze dell’ordine, ma anche di mezzi tecnici: la diretta su Rai 1 ha visto l’impiego di 4 telecamere della squadra Esterna di Bolzano sotto la regia di Rossella Sirugo, ma la Rai era presente anche con giornalisti e cineoperatori dell’edizione regionale, affiancata da altri numerosi poperatori di emittenti locali. Quando Ciampi ha percorso il vialetto che divide la Torre al Museo è stato un autentico bagno di folla. Ai due lati della postazione in cui ha pronunciato il messaggio Ciampi i gonfaloni della città di Desenzano e della Provincia di Brescia. A porgere il suo indirizzo di saluto e benvenuto a Ciampi (che poco prima aveva firmato, in ricordo dell’evento, una pergamena) è stato il presidente della Società Solferino e San Martino, Fausto Fondrieschi. Il discorso di Ciampi è stato seguito con intensa partecipazione ed interrotto da frequenti applausi. Al termine dell’on. Franco Tolotti, Ds, ha commentato: «Un discorso molto sobrio e soprattutto caratterizzato per la continuità tra i valori risorgimentali e quelli della Costituzione». «Ciampi ha dato un segno tangibile e chiaro soprattutto alle istituzioni, fra queste quelle scolastiche, sull’esigenza di accrescere l’educazione civica. Occorre – ha detto l’on Stefano Saglia, parlamentare di Alleanza nazionmale e vicepresidente della Provincia – che la coscienza civica nasca nella scuola, mi auguro che questo messaggio venga accolto e diventi un impegno per tutti gli educatori».

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