venerdì, Aprile 19, 2024
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Recupero dell’ex-pretura con 1,5 milioni di euro. Ospiterà la biblioteca. Il lido rinasce: per 18 anni sarà affidato a privati

Un palazzo per la cultura

Mentre si dovrà attendere il 31 gennaio per sapere chi saranno i nuovi proprietari del vecchio carcere mandamentale e dell’ex macello, che il Comune ha messo in vendita nella convinzione di ricavarne almeno 1 miliardo e 200 milioni, il 2002 si apre con altri importanti progetti che investono il patrimonio immobiliare lonatese. Parliamo di Palazzo Carpaneda, lungo via Tarello a fianco del Duomo, che versa in condizioni fatiscenti (sono all’ordine del giorno i cedimenti dell’intonaco e di parti del tetto), dell’ex scuola elementare di Sedena, ma anche del vecchio asilo sempre della frazione, Palazzo Zambelli (ex Pretura), degli uffici finanziari di via Girelli (abbandonati lo scorso anno dopo il trasferimento nel complesso polifunzionale La Rocca all’ingresso del paese) e del Lido di Lonato. Dunque una forte progettualità che ci viene confermata anche dall’assessore alle Finanze Roberto Baruffolo. Per Palazzo Carpaneda si è in attesa della definitiva approvazione da parte della Sovintendenza ai Beni culturali e architettonici del progetto per un recupero del fabbricato a uffici e appartamenti. Quindi si passerà alla vendita. «La nostra idea – ci spiega Baruffolo – è di cedere il Palazzo ottenendo però alcuni spazi più ristrutturati. In particolare la facciata che si collega con l’ingresso della Basilica e le stanze al piano terra che si presentano con pregevoli stucchi e affreschi. Insomma un recupero che darebbe sicuramente un volto nuovo al centro storico» . I tempi per la realizzazione dipendono dall’ottenimento dell’autorizzazione alla vendita. Due invece i progetti che interessano la frazione di Sedena. Le vecchie scuole elementari saranno ristrutturate da un privato, che, a fronte della concessione del beneficio di un piano integrato di intervento, dovrà ristrutturare tale edificio come onore aggiuntivo. I locali saranno destinati a sale civiche e per associazioni del luogo (attualmente la sede del gruppo culturale e sportivo Sedena ’93 e dell’associazione La Buona Terra). L’edificio che una volta ospitava l’asilo è stato invece ceduto in diritto di superficie all’Aler di Brescia per una durata di 60 anni, scaduti i quali l’immobile tornerà di proprietà comunale. L’edificio sarà ristrutturato così da ricavarvi appartamenti da affittare in regime di edilizia residenziale agevolata. L’operazione è stata recentemente approvata in consiglio comunale. La manovra dell’amministrazione comunale retta dall’ingegner Morando Perini guarda anche agli ex uffici finanziari di via Girelli e a Palazzo Zambelli. Edifici da recuperare pienamente ad una funzione pubblica anche per la loro posizione strategica nel capoluogo. Nel primo caso gli interventi (poche centinaia di milioni) riguarderanno l’abbattimento delle barriere architettoniche e gli impianti elettrici ed idraulici. Si prevede di collocarvi al piano superiore la nuova sede del Giudice di Pace, arricchito della sezione penale e spazi per le associazioni lonatesi. I lavori dovrebbero cominciare in primavera. Palazzo Zambelli diventerà invece sede di cultura, con un intervento davvero generoso: tre miliardi. Finalmente la cittadina si doterà di una biblioteca che si ispirerà ai criteri più moderni, all’impiego di videoterminali e al collegamento con le altre biblioteche del sistema. Entro febbraio partirà infine il bando per il nuovo appalto del Lido di Lonato: «E’ legato ad un’operazione di Project Financing – continua Baruffolo – che porterà ad un ampiamento della struttura e ad un maquillage generale. In pratica il privato che vincerà la gara finanzierà l’intervento che recupererà l’affidamento in gestione, per almeno 18 anni, delle strutture stesse». Insomma, una scommessa della Giunta di centrosinistra che intende così valorizzare turisticamente anche il proprio sbocco a lago. Il Lido di Lonato, costituito da una pizzeria, un chiosco e alcune cabine spogliatoio, è del resto l’unica spiaggia del Comune. «L’obiettivo è di migliorare globalmente – conclude Baruffolo – la struttura ricettiva, per arricchire la proprietà comunale, rilanciando una nuova immagine turistica della nostra città». Un 2002 dunque che si apre con una tessitura progettuale davvero ampia, e se il buongiorno si vede dal mattino, quest’anno per i lonatesi dovrebbe dunque essere ricco di traguardi importanti.

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