Un parco nel parco. Duecento piante, tipiche del Benaco nord occidentale, sono state messe a dimora negli spazi verdi dell’Istituto Enrico Medi di Salò, quasi a portare nel giardino della scuola, e soprattutto nella coscienza ambientale degli studenti, l’essenza delle colline e dei boschi del Parco dell’Alto Garda bresciano. L’iniziativa è stata presentata durante la tradizionale festa di fine anno dai docenti del Medi (scuola cattolica sorta nel 1982 come Media parrocchiale, a cui si sono aggiunti l’Itc Igea e il Liceo della comunicazione), dal presidente della Comunità montana dell’Alto Garda, Bruno Faustini, dalle Guardie ecologiche volontarie del Parco e dagli Amici dello sport e della natura, i quali (coordinati da Piero Fiaccavento) hanno guidato i ragazzi nella piantumazione degli alberi, messi a disposizione dall’Azienda regionale delle foreste. La creazione del parco scolastico, che ora sarà curato dagli studenti del Medi, è il primo stralcio di un progetto ben più ampio, predisposto dallo studio associato di architettura Barba e Salvadori. «Si è inteso in questo modo arredare lo spazio – spiega Mauro Salvadori – ma il parco vuole soprattutto essere uno spazio per aprire le porte della scuola e renderla fruibile all’esterno». Il progetto di sistemazione e di arredo degli spazi esterni dell’istituto Medi, tra le altre cose, prevede anche la realizzazione di un piccolo anfiteatro all’aperto e di un gazebo archeologico espositivo, che, nel lato del giardino scolastico prospiciente via S. Jago, sarà un punto di stazionamento e di documentazione, in corrispondenza di uno dei maggiori siti della vasta necropoli salodiana del Lugone.
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