venerdì, Aprile 19, 2024
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Nasce la «Nuova società» per un turismo intelligente. Gli scopi: promuovere i prodotti tipici e valorizzare l’ambiente

Un sodalizio tra esercenti e albergatori

Per ora si è alla fase preliminare, ma la «Nuova Società Lago di Garda» potrebbe affermarsi come realtà operativa in tempi brevi, forse addirittura entro la prossima estate. Ad esserne convinto è soprattutto Andrea Arosio, presidente dell’Associazione albergatori ed esercenti di Gargnano, nonché uno dei più convinti assertori che «Gargnano deve puntare sull’agriturismo, sul prodotto biologico e tipico». Fino ad oggi si sono tenuti due incontri preliminari, entrambi molto partecipati, ed una trentina di adesioni sono già maturate, sia per sostenere l’iniziativa che per il conferimento dei prodotti. Adesso viene la parte più difficile, vale a dire quella che dovrà concretizzare le proposte che hanno sollevato l’interesse. La «Nuova Società» nasce con l’intento di «preservare e sviluppare il paesaggio agrario gardesano e la piccola produzione agroalimentare artigianale di qualità che ne deriva». Tutto questo al fine di «impedire che le logiche speculative spazzino via l’ancora che ci tiene legati al passato; per salvare le nostre produzioni tipiche: agrumi, olivi, alloro, capperi, castagni, viti, pesce del Garda. Si vuole fare nascere anche nell’alto lago una coscienza ecologico-ambientale come punto di partenza per fare crescere un’economia eco-sostenibile. Va anche sottolineato che la riviera gardesana è in grado di offrire prodotti agricoli ed eno-gastronomici di qualità». Tutto ciò va aggiunto alle altre particolarità ambientali e storiche di quest’area, già ben note ed apprezzate. Il nome della cooperativa in via di realizzazione ricorda in maniera fin troppo evidente quello della «Società Lago di Garda», costituita nel 1840 con l’intento di raccogliere, valorizzare e commercializzare gli agrumi gardesani in Italia ed in Europa. Poi il lavoro della «Società» si allargò alla produzione di olio di lauro ed alla macina dell’oliva. L’attività cessò dopo un secolo e mezzo (1989) e, da allora, l’edificio all’ingresso di Gargnano è inattivo per quanto concerne l’agricoltura e la trasformazione. Gli obiettivi della Nuova Società sono ambiziosi e si sintetizzano in cinque punti: salvaguardia e valorizzazione, trasformazione, commercializzazione, didattica e divulgazione. Programmi ambiziosi che prevedono il coinvolgimento degli Enti territoriali: dai comuni alla Provincia, Regione, Comunità Parco, Università. Tra i prodotti agricoli che i soci potranno conferire si punta soprattutto su agrumi, capperi, bacche d’alloro, olive, castagne, uva, tartufi, erbe officinali ed aromatiche, granoturco, pesce del Garda, latte, carne, salumi, miele. Ma per essere partecipi alla nuova realtà non è indispensabile essere coltivatori: tutti possono associarsi, purché condividano i principi e sottoscrivano l’adesione. Ora il problema principale potrebbe essere rappresentato -più che dal conferimento dei prodotti alla Nuova Società – dalla vendita dei medesimi. In proposito, il programma prevede «uno spaccio per la vendita sia dei prodotti agricoli che dei prodotti tipici ottenuti dalla lavorazione». Arosio è convinto che si debba anzitutto decidere come partire, pensando ai locali di raccolta e vendita: «Il nostro sogno è costituito dall’utilizzo di alcuni locali della Società Lago di Garda, almeno quella volumetria pari al 15% che il Piano regolatore ha destinato ad uso pubblico». Il prossimo obiettivo è la costituzione vera e propria della cooperativa, che potrebbe avvenire in primavera.

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