venerdì, Aprile 19, 2024
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Decisa la soppressione del passaggio a livello. Un’opera da oltre due milioni di euro. In agenda anche il collegamento con l’area industriale

Un sottopasso per Campagna

Il 2003 segnerà l’avvio dell’opera più costosa del programma triennale dei lavori pubblici per la Giunta lonatese guidata dal sindaco Morando Perini. Parliamo del sottopasso ferroviario di via Campagna, individuato già nella campagna elettorale della coalizione di centrosinistra, come uno dei propri elementi cardine. Costo? 2 milioni 231 mila 094 euro, in parte coperto da un contributo a fondo perduto delle Ferrovie, pari a 775 mila euro. L’intervento è sul tappeto da alcuni anni, con l’obbiettivo di supplire alla chiusura del passaggio a livello regolato da barriere e segnali per chi intende raggiungere Campagna da viale Roma. In questa settimana le Ferrovie avevano avanzato l’offerta di un ulteriore contributo di 650 milioni di vecchie lire se l’aministrazione comunale avesse accettato la chiusura immediata del passaggio a livello. Proposta che, come spiega il sindaco Perini «dopo un’attenta e approfondita riflessione, anche con i residenti del posto, è stata bocciata. Con questi soldi certo non potrebbero essere risolti i problemi viari della frazione, ma invece si arrecherebbe da subito un forte danno a tutta la comunità. Abbiamo quindi fatto una valutazione globale che coinvolgesse non solo Campagna, ma anche l’area industriale dei Molini e la presenza di alcune aziende al di là della linea ferroviaria. Si darà quindi il via libera per quest’anno, almeno con l’assegnazione dell’appalto, al sottopasso, e quindi, nel 2005, considerando che saranno necessari almeno due anni per la realizzazione dell’opera, alla costruzione di una strada di collegamento fra quest’ultimo e la zona degli insediamenti produttivi, il cosiddetto Pip Molini 2». Come sarà affrontato il problema della strettoia all’interno delle case di Campagna? «Come ho già avuto modo di spiegare in Consiglio comunale – continua il sindaco – questo by pass va letto nella necessità di ristudiare il collegamento fra la Lenese e la ex statale 11. È certo che da Campagna il transito che si può registrare è ben al di sopra dei veicoli interessati alle sole aziende locali. È evidente quindi che non può essere da solo il Comune di Lonato a dare una risposta ai flussi di traffico che riguardano tutto il retino stradale. Abbiamo pertanto chiesto alla Provincia, che è titolata alla gestione della Lenese, ad intervenire nel quadro di adeguamento dell’arteria già in parte elaborato, tenendo conto della specifica problematica… ». Dunque una soluzione collegiale fra Comune e Provincia per decongestionare Campagna dal traffico pesante. A questo punto il ventaglio delle possibili soluzioni tecniche tutte da verificare per l’abitato è veramente vario. Va dall’adeguamento di via Salera (sicuramente molto costoso per la presenza del canale irriguo della Seriola), alla creazione di una bretella poco dopo il deposito Bertani, fino alla rotatoria che dovrebbe sorgere nei pressi dello stabilimento della Wierer, ad una minicirconvallazione, alle spalle della chiesa ed altre ipotesi ancora. Gli stessi residenti, in queste settimane, hanno svolto delle riunioni con il rappresentante di quartiere Francesco Crotti e dell’amministrazione comunale proprio per formulare proposte alla luce di una possibile chiusura del passaggio a livello. Una chiusura che se priva però di percorsi alternativi avrebbe creato non pochi problemi alla frazione e a chi opera sul territorio. Ora la battaglia si sposta tutta sul tavolo della Provincia per far capire quanto sia importante dare precisi indirizzi al traffico pesante che percorre la Lenese verso i complessi industriali di Lonato.

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