giovedì, Aprile 18, 2024
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Una centrale per Castiglione

Una centrale per Castiglione

Le acque del fiume Chiese e del canale di irrigazione Arnò serviranno per produrre energia elettrica pulita. Non si tratta di un’ipotesi di là da venire, quanto piuttosto del progetto in fase di realizzazione nella frazione lonatese di Esenta, attraverso l’impegno del Consorzio Idroelettrico. Si tratta di una società che è stata costituita al 60% con la partecipazione del consorzio di Bonifica dell’alto e Medio Mantovano ed al 40% con quella del Consorzio del Medio Chiese. La paternità di questa iniziativa è quantomai mantovana, in quanto i responsabili del consorzio sono un castiglionese ed un solferinese: presidente del consorzio è il veterinario di Solferino dottor Gavioli, mentre consigliere molto attivo è l’ex sindaco di Castiglione Sante De Padova. I lavori per la realizzazione della centrale idroelettrica sono iniziati da tempo ed hanno quasi concluso la parte relativa alle opere edili. Il progetto mira a sfruttare appieno il salto idraulico di 23,5 metri che il canale d’irrigazione Arnò compie a Esenta.Secondo i calcoli del progettista questa centrale dovrebbe produrre, a pieno regime, 4,4 milioni di chilowatt, poco più del consumo annuale dell’intera città di Castiglione.«Centrali come queste – ha spiegato Gavioli – lungo il Chiese ce ne sono diverse. Il nostro obiettivo, siccome l’acqua che proviene dal fiume non è sufficiente per alimentare l’irrigazione del territorio del consorzio mantovano, è quella di ottenere energia elettrica senza costo che ci possa servire per alimentare i pozzi che stiamo infiggendo nel territorio circostante».Il progetto della centrale di Esenta comporta complessivamente un costo di circa quattro miliardi di lire. La metà dei costi è già stata coperta mediante un mutuo con istituti di credito. Tuttavia la seconda parte del finanziamento il consorzio conterebbe di averla dalla Regione: «Se dovessimo accollarci un altro mutuo, l’operazione della costruzione della centrale non sarebbe più economica – ha detto Gavioli – e quindi stiamo cercando di ottenere dalla Regione un miliardo. Qualche mese or sono ci era stato erogato un contributo di 700 milioni, ma questo non lo avevamo potuto utilizzare in quanto la Regione ci aveva consentito solamente 240 giorni di tempo per spendere il denaro. Ora, che le opere edili sono state realizzate e sono alle porte di quelle impiantistiche, sarebbe importante che arrivasse un contributo, che darebbe la spinta decisiva per poter produrre energia pulita anche a Castiglione».

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