sabato, Aprile 20, 2024
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La popolazione accelera. A un passo da quota 20mila, immigrati in crescita

Una indagine sulla situazione demografica

Nel 2005 la popolazione di Castiglione potrebbe raggiungere le 20.000 unità, forte di un saldo migratorio positivo e in costante aumento. A premere sull’acceleratore demografico, oltre a un saldo naturale positivo (»58 nascite nel 2003) è infatti il notevole flusso migratorio, che ha fatto segnare al termine dell’anno passato un aumento complessivo di 453 stranieri residenti, provenienti da 59 nazioni diverse. Sono in massima parte marocchini (attualmente 503 residenti), nigeriani (197) e albanesi (172) a varcare le mura di Castiglione in cerca di un’occupazione, seguiti dalla comunità cinese, che nel 2003 è letteralmente raddoppiata passando da 135 a 228 individui; completano il quadro le comunità jugoslava (127 abitanti), rumena (105) e indiana (89). Secondo i volontari dell’associazione Equatore, da due anni alla gestione dello sportello immigrati comunale, si tratta comunque di un flusso proveniente dalle province limitrofe, in massima parte dal territorio bresciano. La molla che spinge gli stranieri al cambio di provincia è la ricerca di un lavoro, oppure, più banalmente, la decisione di risiedere nelle vicinanze della famiglia. Allo sportello immigrati ci si rivolge per consigli di natura burocratica (ad esempio per i contratti di locazione) e per difficoltà con la lingua del posto. «Ormai da tempo – afferma una volontaria del centro – siamo un punto di riferimento per le comunità straniere di Castiglione. Per tutti, la disoccupazione resta comunque il problema più sentito». Chi invece ottiene un lavoro, si trova spesso in condizioni precarie, quando non espressamente illegali: «Abbiamo molti casi di lavoratori assunti in nero – spiega Alfredo Papa, segretario cittadino della Cgil – dovuti alla tendenza di alcuni imprenditori, non generalizzata per fortuna, ad approfittare della difficoltà di molti stranieri con la lingua italiana. In gran parte sono le ditte medio-piccole, messe alle strette dai costi e dalle tariffe imposte dalle aziende di grandi dimensioni, a cercare manodopera straniera». Tradotto, si tratta di un meccanismo a cascata che permette di ridurre il costo del lavoro al minimo indispensabile. È da sottolineare che in linea di massima la clientela del sindacato è rappresentata proprio da immigrati: «L’alto numero di vertenze che riguarda i cittadini stranieri si può spiegare sia col fatto che a Castiglione rappresentano ormai una realtà consolidata, sia perché ne hanno effettivamente bisogno».

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