giovedì, Aprile 25, 2024
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La struttura nell’edificio della biblioteca è stata inaugurata lo scorso 4 Novembre. Il sindaco ha ricordato i caduti che «difesero i valori di libertà»

Una nuova casa per i combattenti

Il 4 Novembre è stata inaugurata a Moniga del Garda la nuova sede dei combattenti, nella struttura della biblioteca comunale in via Dante 45, alla presenza delle massime autorità. Il sindaco Massimo Pollini, dopo avere salutato i presenti, nel suo appassionato discorso ha ricordato «l’anno d’inizio della prima guerra mondiale, il 1914, ed il 1918, anno della fine delle ostilità. Vennero firmati i trattati di pace. Per l’Italia la firma avvenne a Villa Giusti, il 3 novembre 1918, e le armi furono deposte il giorno dopo, cioè il 4 novembre, divenuto festa nazionale». «La guerra ha portato 8.529 mila morti, 21.189 mila feriti, e 7.751.000 dispersi solo fra i militari – ha ricordato Pollini -. Le perdite civili, sicuramente altissime, non sono note. E’ questo il prezzo pagato per la libertà del popolo italiano. Un prezzo altissimo, terribile, angosciante. Non solo è servito alla unificazione degli animi, un sentimento che ha resistito anche alla improvvida partecipazione dell’Italia alla seconda guerra mondiale. Ma saremo oggi un popolo libero, senza il sommo sacrificio della guerra 1915/1918? Penso di no! Allora è doveroso ricordare i Caduti, che hanno dato la loro vita in frangenti tragici ed hanno compiuto un sacrificio supremo. E come non ricordare i feriti in guerra, i mutilati, i dispersi, i combattenti tutti che hanno vissuto anni tristi e bui, esperienze drammatiche, che hanno lasciato tracce incancellabili nella loro mente». «Nè si può dimenticare, in questa ricorrenza – ha continuato Pollini – l’opera di tante madri, che durante la guerra, con i mariti al fronte, hanno dovuto far fronte da sole alle esigenze dei loro bambini e degli anziani; esigenze che incominciavano dalla fame, vera e sofferta, per finire ai medicinali che non si trovavano». «Mi sia concessa una personale riflessione – ha proseguito Pollini – , sulla prima guerra mondiale e su un’evento recente ad essa collegato. Tra gli anni 1914 e 1919, prima ricordati, ci sono nel mezzo due avvenimenti bellici, di segno opposto, che hanno connotato l’Italia. Un Paese capace di passare dalla disfatta di Caporetto al trionfo di Vittorio Veneto è un paese che ha valori, qualità, cuore ed ideali. Quest’anno ricorre il 50° anniversario della ricongiunzione di Trieste all’Italia. L’evento va in questa occasione ricordato poichè Trieste divenne italiana dopo Vittorio Veneto, divenne Italiana col sacrificio di 500.000 italiani e fu riperduta con la seconda guerra mondiale. La nuova redenzione di Trieste è coincisa con il nostro riscatto nazionale, con il diradarsi del buio oltre il confine. La verità inconfutabile della storia dice che il 25 marzo 1957 a Roma, in Campidoglio, è stato firmato, dai rappresentanti di sei paesi, il trattato istitutivo della Comunità economica europea e che nel medesimo luogo, il 29 ottobre 2004, 25 paesi hanno dato vita alla Costituzione europea. Sono eventi che onorano l’Italia. Con questo tesoro di memorie, di sentimenti e di emozioni oggi inauguriamo la nuova sede dei combattenti di Moniga. Una sede sobria, ma ricca di significati, portatrice di tutta la gratitudine che dobbiamo a chi ha combattuto, a chi, nel progredire degli anni, ha lavorato per donare a noi la libertà dei cittadini e la dignità di uomini».

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