sabato, Aprile 20, 2024
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Disponibili 30 postazioni internet, uno spazio giochi e un’emeroteca.
La struttura è stata trasferita nei locali dell’ex ospedale

Una nuova sedeper la biblioteca

Grandi novità in queste settimane per il mondo culturale monteclarense. Nella sede dell’ex ospedale il Comune ha raggiunto un duplice ambizioso obiettivo: da un lato ha riportato in vita la struttura, dall’altro l’ha trasformata in un contenitore culturale di pregio. Oltre alla Pinacoteca Pasinetti, che ospita le opere della omonima collezione, ha trovato posto nell’edificio la civica biblioteca, trasferitasi dai locali di via XXV Aprile. Nei locali del piano terra e del primo piano ci sono oltre 30 postazioni Internet disponibili per ricerche ed informazioni, uno spazio giochi per i bimbi al fine di consentire di avvicinarsi alla lettura, una emeroteca e il grande patrimonio librario con una particolare sezione dedicata alla storia locale, che si arricchisce sempre più di monografie realizzate da studiosi e ricercatori sulla vita della cittadina della Bassa. Non mancano naturalmente le collezioni gialle, noir, rosa, le guide turistiche, i libri d’arte e di storia, sovente con titoli ricercati anche da lettori residenti fuori dal Comune. Grazie infatti al sistema del prestito interbibliotecario disponibile da qualche tempo anche in questa biblioteca, è possibile ricevere nel giro di pochi giorni i volumi direttamente nella biblioteca del paese di residenza per chi ne fosse interessato.La sala al primo piano, di fianco alla Pinacoteca, è stata adibita alla lettura per chi decide di fermarsi a consultare i testi direttamente in biblioteca. Vi sono poi diverse iniziative che la civica biblioteca organizza, fra le quali l’apertura nel pomeriggio del primo sabato del mese per avvicinare alla lettura i cittadini che non abbiano tempo di farlo in altri momenti della settimana.Frattanto, visto il successo registrato, l’assessorato alla Cultura del Comune ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre l’apertura dell’esposizione dedicata ai Longobardi al Museo Bergomi, inaugurata lo scorso anno in collaborazione con il gruppo archeologico monteclarense e con la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia. Accanto all’insieme dei pezzi rinvenuti (fra i quali si segnalano due tombe giunte miracolosamente intatte fino ai giorni nostri) c’è un importante spazio dedicato a due laboratori didattici. In uno, riservato espressamente ai bimbi delle scuole materne, dove si possono creare monili in terracotta, iuta e lamine metalliche simili a quello in uso al tempo dal 568 al 772 dopo Cristo. Nella seconda gli alunni potranno sbizzarrirsi nel creare oggetti di varie fogge e dimensioni, procedendo alla simulazione della fusione dei metalli.

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