Ascoltata da oltre 38 milioni di persone ogni giorno nella sola Italia si conferma mezzo di comunicazione fortemente proiettato verso il futuro
Una radio sempre verde
Dagli indici di ascolto sempre maggiori alle nuove frontiere della comunicazione, quello della radio si conferma sempre più come un mondo in evoluzione.Anzitutto dal punto di vista del pubblico, in continua crescita. Bastano alcuni dati per rendersi conto del successo e della vivacità delle emittenti radiofoniche. Nel primo bimestre del 2007 la media giornaliera degli ascoltatori si è infatti attestata sui 38 milioni e 365 mila con un “più” 3 milioni e 367 mila sintonizzati a partire dal 2001. In questo panorama si alternano conferme e novità come quella di Radio Rai1 sempre in testa alle classifiche di ascolti a quota 6 milioni 549 mila o di Radio Deejay ritornata al secondo posto, dopo, l’intermezzo dello scorso anno. Interessanti anche i miglioramenti continui negli ultimi anni di Radio Dimensione Suono e di Radio 24.Ma forse l’aspetto più interessante del fenomeno non è legato ai numeri ma alle novità che coinvolgono l’intero settore e ne confermano il grande dinamismo e il rapporto stretto con le nuove tecnologie.Non è certo una novità ormai che si possano ascoltare i programmi preferiti grazie al telefonino ma l’ultima frontiera, che vede protagoniste ad esempio RTL 102.5 e Radio Deejay è “l’incontro” con la televisione satellitare. In questo modo sarà possibile anche vedere i propri beniamini e seguire cosa accade in studio.Vero e proprio trend è quello del podcast, che si sta imponendo sempre più, grazie alla possibilità di ascoltare e veicolare le trasmissioni più amate rese disponibili sui siti delle emittenti radio. Una forma di ascolto che confina con il collezionismo se si pensa che le registrazioni sono spesso oggetto di ricerca e scambio.Non possono certo competere con i numeri delle radio tradizionali ma nel complesso rappresentano un fenomeno imponente anche le web radio. Nate attorno agli inizi degli anni Novanta, quando cominciano a diffondersi software adatti a questo scopo come ad esempio RealAudio, si sono ben presto moltiplicate. Oggi è praticamente impossibile ottenere una statistica affidabile del fenomeno ma basta navigare sul web per imbattersi in numerose emittenti caratterizzate da una incredibile varietà di tematiche e specializzazioni. Da web radio completamente dedicate al cinema, alla musica delle colonne sonore e alle interviste con attori e registi a emittenti a carattere multietnico e multi lingue o a quelle che si rivolgono agli appassionati di libri.Ultime arrivate in Italia sono le radio universitarie. Eredi del grande movimento che ha caratterizzato le università americane e inglesi ora stanno animando la vita di molti atenei del Belpaese, spesso proprio quelli che si occupano di comunicazione, proponendosi come veri e propri laboratori di radiofonia con uno spirito meno commerciale e più libero, più attento anche alla sperimentazione.Un panorama, dunque, in continua evoluzione, aperto alla creatività e agli stimoli provenienti da ampi settori della società che sarà ben rappresentato anche a Radioincontri, dall’8 al 10 giugno, grazie alle trasmissioni, ai dibatti, agli incontri in programma.