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Festival di Musica Antica di Tremosine “Felice Luscia”edizione 2008

Una Scala per Tremosine

In questi primi sette anni di vita il Festival di Tremosine ha evidenziato una progressiva crescita. Ciò sia detto con un pizzico di presunzione ma anche alla luce del costante aumento di pubblico e delle lusinghiere attestazioni espresse dalla critica verso la manifestazione. Un “work in progress”, come direbbero gli anglosassoni, che impone da parte nostra una sempre maggiore attenzione e un impegno a far meglio, a scovare programmi ed esecutori sempre più qualificati, a presentare un cartellone che sia un progetto organico, non una semplice e sterile rassegna di concerti tout court, senza anima e senza spessore culturale. Quest’anno cerchiamo di andare incontro a questa esigenza varando un Festival “fatto” esclusivamente da musicisti che militano al Teatro alla Scala, il simbolo stesso dell’eccellenza in musica, l’ambasciatore del “made in Italy” nel mondo, l’istituzione musicale che tutto il pianeta ci invidia. Un nome, quello della Scala, che è metafora stessa di ascesa verso alte vette, verso nuovi obiettivi culturali. E riteniamo che il pubblico apprezzerà questo nostro sforzo, dandoci il conforto di una partecipazione sempre più massiccia. Omologandosi in ciò alla Filarmonica di Berlino, considerata la migliore orchestra del mondo, la Scala ha attivato da qualche anno un ensemble di soli violoncelli, I Violoncellisti della Scala, appunto, composto da violoncellisti – tra cui diverse prime parti – dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala. Ci è sembrato il gruppo ideale per inaugurare, il 5 agosto nella parrocchiale di Voltino, questa edizione del Festival nel nome di Felice Luscia, il grande violoncellista a cui la rassegna è intitolata. E proprio, seppur indirettamente, dalla scuola di Luscia deriva Sandro Laffranchini, che alla Scala ha la qualifica di primo violoncello esattamente come papà Beppe, lui sì “figlio” per via diretta del severo maestro bresciano. Sabato 9 agosto nella parrocchiale di Vesio, Laffranchini si esibirà in duo con Lorenzo Bonoldi, organista titolare della Filarmonica della Scala, l’ultimo musicista scaligero scelto da una commissione presieduta dal M° Riccardo Muti. Ed è primo violoncello solista della Scala Massimo Polidori, che il 17 agosto terrà un recital solistico della suggestiva cornice dell’Eremo di San Michele, uno dei luoghi più amati del tradizionale percorso del Festival. Un Festival che quest’anno si concluderà dove di solito inizia, nella parrocchiale di Pieve, perché – noblesse oblige – l’importanza degli esecutori lo impone: il 23 agosto è infatti atteso nientemeno che il Quartetto d’Archi della Scala, il gruppo da camera più prestigioso dell’ente lirico meneghino, per un finale davvero col botto. Cobelli Marcello – PresidenteRoberto Codazzi – Direttore Arti

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