Colori ed emozioni dall’era digitale.
Al via domani la dodicesima edizione dell’«Estate fotografica»
Una stagione di immagini al Castello
Storie raccolte con l’obiettivo. A decine e per la dodicesima volta. Si annuncia come un’edizione ricca di emozioni «scritte con la luce» l’«Estate fotografica di Torri», che debutta domani con le «Immagini di vita quotidiana» di Marco Beghini. Proseguirà, di autore in autore, fino a settembre. Occupando la sala consiliare del Castello scaligero con colori e ombre fissati sulla carta. E proiettati, in una sorta di altalena artistica, anche a Palazzo Carlotti di Garda e in Villa Albertini.Dietro la rassegna c’è il lavoro paziente e appassionato del Gruppo fotografico «Lo Scatto», presieduto da Massimo Felisi. Gli autori sono, per formazione e rpovenienza, diversi; come i generi di racconto proposti. Nella lista, 24 in tutto gli artisti partecipanti, figurano anche due campioni del mondo: Pierluigi Rizzato, specialista nel settore natura e Giuseppe Tomelleri, grande mattatore di concorsi; entrambi punte di diamante nelle classifiche della Fédération Internationale de l’Art Photographique.Dodici anni che non segnano alcun invecchiamento; l’arrivo di autori da un capo all’altro dell’Italia dice chiaro il prestigio che la rassegna estiva s’è conquistata sul campo. «Tutta passione», spiegano gli organizzatori. Che trova alimento nell’entusiasmo di un direttore artistico del calibro di Ivano Bolondi, da quest’anno «Maestro della fotografia italiana» per decisione della Fiaf.Mostre e proiezioni lunghe un’estate; e sul finale, al Palacongressi di Garda, una tappa nazionale (20 e 21 settembre) del Concorso nazionale per diaporama Circuito, che lascerà immediatamente il posto (21–22-23) al passaggio sul Benaco della medesima sfida su scala internazionale, in versione Supercircuit.L’estate per immagini promette varietà: dai racconti di viaggio, alle immagini subacquee, dalle tematiche sociali alle emozioni dei mondi lontani come delle bellezze nascoste a pochi passi da casa. L’era digitale («Ormai — spiegano gli organizzatori — le proiezioni sono tutte in videoproiezione, per ovvia comodità») ha lasciato immutata la qualità, peraltro ormai quasi sovrapponibile a quella della vecchia ma tuttora vegeta pellicola. «Emozioni e fantasia — garantisce il il Gruppo “Lo Scatto” — alla scoperta di culture e Paesi lontani ma anche, più semplicemente dell’uomo, ovvero di noi stessi». Il semplice e affascinante messaggio della «scrittura con la luce».