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Innovativa scelta dell’Ufficio delle Entrate di Salò per la dichiarazione dei redditi. Un servizio per sei paesi: così si evitano gli errori

«Unico» sarà certificato.

Un servizio di assistenza fiscale per i lavoratori di Gargnano, Limone, Tignale, Tremosine, Valvestino e Magasa. La decisione è stata presa dall’Agenzia delle entrate di Salò, d’intesa coi sei comuni. Nei giorni scorsi il direttore dell’Agenzia, Domenico Arena, e il responsabile dell’area per le relazioni col contribuente, Guido De Carlo, hanno incontrato i sindaci dell’Alto Garda, e si sono tutti trovati d’accordo sulla necessità di facilitare gli adempimenti dei soggetti più deboli (anziani, pensionati, disabili), che risiedono in località decentrate. «La collaborazione – spiega Arena – consisterà in questo. Nel periodo maggio-giugno uno/due dipendenti dei sei comuni raccoglieranno e inseriranno i dati nella dichiarazione dei redditi. Il nostro ufficio garantisce la formazione teorico-pratica, da svolgere in un periodo di circa cinque giorni, l’installazione del software del Ministero per la compilazione del modello Unico 2002 su uno o più personal computer, l’assistenza telefonica on line (in orario d’ufficio) o a mezzo posta elettronica (nei casi più complessi). «L’operatore del municipio riceverà il cittadino, compilerà la dichiarazione in sua presenza (direttamente sul Pc) e tratterrà i documenti giustificativi. Poi ci invierà il modello Unico via e-mail, curando la stampa e la redazione degli atti di pagamento in banca o in posta, se sono dovute imposte. L’Agenzia di Salò controllerà la correttezza dei dati e opererà il riscontro degli stessi con la documentazione allegata che, successivamente, restituiremo. «Provvederemo alla trasmissione al Centro informatico di Roma, e invieremo le ricevute all’operatore comunale, per la consegna agli interessati. La procedura ha il vantaggio di evitare errori e di ovviare alle difficoltà derivanti dalla distanza tra il nostro ufficio e le località dell’Alto Garda». Un esperimento pensato in loco e «benedetto» dalla direzione di Milano. Perchè va incontro ai cittadini che hanno maggiori problemi: pensionati, lavoratori dipendenti, collaboratori coordinati e continuati (li chiamano «co.co.co»). Esclusi, invece, gli autonomi, gli imprenditori e i soggetti con partita Iva, obbligati a tenere le scritture contabili. La nuova Agenzia delle entrate di Salò, inaugurata lo scorso dicembre nel vecchio Palazzo dell’arsenale (tre i miliardi spesi dal Ministero per la ristrutturazione dell’edificio e l’acquisto di attrezzature), è composta da due aree funzionali. Innanzitutto quella per le relazioni col pubblico, al piano terra, là dove c’era il deposito del Monopolio, trasferito a Lonato: un front-office con sei postazioni multifunzionali, dotate di computer. Il contribuente è assistito nella gestione dei rimborsi, nel rilascio di certificazioni e di autorizzazioni, ecc. Le pratiche che richiedono qualche giorno di tempo vengono esaminate dagli impiegati dal back office. Il vantaggio è di non dover più correre in città, a Brescia. L’area di controllo occupa metà del primo piano e metà del secondo. In futuro l’Ufficio, che tiene d’occhio 39 comuni (da Ma nerba a Limone, in Valsabbia da Bagolino a Gavardo e Prevalle), dovrebbe passare dagli attuali 34 dipendenti a 50. Per quanto riguarda le funzioni, alle preesistenti (Imposte dirette, Registro) sono state aggiunte l’Iva (attribuzione e variazione della partita, acquisto e modifiche dei registratori di cassa, vidimazioni dei libri) e i compiti dell’ex Intendenza di Finanza (agevolazione disabili, rimborsi per versamenti erronei, gestione dei concorsi a premi). Rimane in attività l’ex Conservatoria immobiliare, che annota i trasferimenti di terreni e fabbricati: cambia nome (si chiamerà Agenzia del territorio), conserva i suoi dieci impiegati e si allarga (utilizza la seconda metà del primo piano). L’edificio, situato tra il giardinetto Ebranati e la chiesa di San Bernardino, anni fa aveva… perso la Pretura, trasferitasi nella zona del parcheggio Martiri della Libertà e del mercato. «In base ai risultati ottenuti – conclude Arena -, nel 2003 potremmo allargare il servizio anche alla Valsabbia e alla Valtenesi. L’obiettivo è di aiutare le persone in difficoltà, e non di far emergere l’evasione fiscale, che riguarda semmai altre fasce. Il vantaggio è di avere la certezza di compilare una dichiarazione dei redditi corretta. Senza dover presentare (in futuro) la documentazione per gli oneri deducibili e detraibili».

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