giovedì, Aprile 18, 2024
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I danni del maltempo. Sono pesanti le ripercussioni sull’attività agricola in Valtenesi Vendemmia: previsto un 60% in meno. Olio: persi i 2/3

Uve e olivi, il raccolto piange

La grandine ha spento le stelle delle vendemmie gardesane: dopo una straordinaria serie di annate eccellenti, nei territori della Doc Garda Classico la campagna 2002 si apre sotto il segno funesto dei danni lasciati come scomodo souvenir dal fortunale di domenica scorsa. In Valtenesi ci si prepara quindi senza entusiasmi alle operazioni di raccolta: il tradizionale decreto prefettizio per la campagna vendemmiale stabilisce che le uve bianche potranno essere vendemmiate fin dal 12 agosto, dal 9 settembre quelle a bacca rossa. Ma la realtà è quella di un comparto produttivo che in questi giorni sta lottando nei vigneti per portare la quota di produzione salvata dal 20 al 40%. Letto al contrario, il dato dice che almeno il 60% della produzione è già andata persa. Non va certo meglio per l’altra grande produzione tipica delle colline gardesane, ovvero l’olio extravergine d’oliva: le previsioni più ottimistiche dicono che in Valtenesi è andato distrutto il 70% del raccolto, pari a 3500 quintali di olive. Insomma, dopo tante annate da ricordare, il 2002 sarà un’annata da dimenticare: ma non tanto in fretta perchè, questo il timore più diffuso, i danni dell’eccezionale tempesta di domenica potrebbero ripercuotersi anche sul 2003, sia sul vino che sull’olio. «Al momento attuale ai produttori del Garda Classico non resta altro che curare e seguire le uve rimaste, onde limitare ulteriori danni – spiega il direttore dell’Ente Vini Bresciani, Pierluigi Villa, che da alcuni giorni sta girando incessantemente nei vigneti bresciani per valutare i danni – E occorrerà lavorare con attenzione per recuperare il più possibile nella raccolta del 2003. Ma a parte queste considerazioni tecniche lo spettacolo in Valtenesi è desolante». Ma a parte i dati quantitativi, la grande incognita è rappresentata dalla qualità. «Non sarà certo un’annata da riserve – dice Diego Pasini, presidente del Garda Classico – Salveremo comunque il possibile, ci impegneremo sui vini base del disciplinare, cercheremo di recuperare le perdite e di salvare almeno il 40% del prodotto: e sotto quest’ultimo punto di vista tirare oggi delle conclusioni non è facile, perchè occorre vedere se le piante colpite saranno in grado di portare a termine la maturazione dopo i trattamenti che ogni produttore ha condotto in questi giorni. Potremo essere più precisi tra qualche giorno: ma a questo punto la priorità diventa soprattutto il recupero massimo delle produzioni per la vendemmia 2003, mediante forti trattamenti di sanificazione». Come detto, anche per l’olio extravergine di oliva saranno tempi duri. Certo, sono salvi i raccolti dell’alto Garda e del basso Garda a partire da Padenghe, ma con il massacro del grande uliveto della Valtenesi rischiano di andarsene i 2/3 della produzione totale. «Inutile nasconderlo, anche per l’olio la situazione è disastrosa – dice Gianfranco Comincioli, vice presidente Coldiretti e sindaco di Puegnago, che insieme a Maderno e San Felice è uno dei paesi bresciani che conta il maggior numero di piante da olivo – Bisogna avere il coraggio di ris chiare la produzione 2003 con un intervento energico che consenta alle piante una lenta ma effettiva ripresa. Una prospettiva desolante, ma è meglio cominciare a pensarci subito».

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