giovedì, Aprile 25, 2024
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Da due anni la struttura di via Preite è chiusa con i suoi 160 posti auto che fanno gola ai turisti, ma nessuno vuole gestirla

Va all’asta il parcheggio fantasma

Fame di posti auto sulla Riviera degli Olivi? Non sembra il caso di Garda, se l’amministrazione comunale non riesce a dare in gestione a privati il parcheggio di via Preite, a poche centianaia di metri dal centro storico. La struttura inaugurata in fretta e furia alla vigilia dell’ultima tornata amministrativa, nonstante non fossero ultimati i collaudi tecnici, conta 160 posti auto dei quali 40 al piano terra alle spalle della biglietteria e 120 nel piano interrato. Spazi che fanno gola agli automobilisti durante il fine settimana e in piena estate ma non alle ditte private, visto che sono andate deserte le ultime due aste pubbliche con la terza, in programma martedì, che sembra non avere riscosso l’attenzione di alcuna società. «Il problema esiste», afferma l’assessore al turismo Antonio Pasotti pronto a rigettare l’accusa d’immobilismo dell’amministrazione, «i tempi tecnici per espletare gli appalti non dipendono da noi e non è certo colpa nostra se nessuno si è fatto avanti per ottenere l’appalto della struttura. Un parcheggio che si trova in una posizione infelice considerato che davanti esiste già un ampio parcheggio sempre a pagamento». Mai pensato a una gestione diretta da parte del Comune? «È un’operazione troppo complicata e onerosa che prevede l’assunzione di personale. Certo non è che dobbiamo vedere l’utilizzo dell’opera nell’ottica solo di un ritorno economico per le casse comunali, considerato che la prerogativa di un ente è quella di produrre servizi. Non c’è dubbio però che l’ideale sarebbe ricavare un utile. Comunque se anche martedì l’asta andrà deserta potremo procedere con l’affidamento diretto a una cooperativa o a un privato». Definitivamente tramontata è invece l’ipotesi di una gestione del parcheggio da parte dell’Associazione albergatori. «Il precedente direttivo aveva avanzato questa soluzione», spiega Antonio Pasotti, «tutto è rimasto però lettera morta con il rinnovo delle cariche in seno alla stessa associazione». Va ricordato che nella primavera del 2001 l’amministrazione Comencini era riuscita ad appaltare per due anni alla ditta Edilvi di Ponzano Veneto il parcheggio, costato poco meno di 4 miliardi di lire per una spesa a carico quasi intero della Regione: il Comune avrebbe dovuto incassare 200 milioni all’anno. «Hanno preferito rimetterci la fideiussione di fronte agli scarsi affari», conclude Pasotti.

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