giovedì, Aprile 25, 2024
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Con un annuncio sul bollettino parrocchiale parte un affare immobiliare colossale. L’edificio è stato offerto da don Toffali al Comune: se il sindaco non accetta, il primo agosto si cercheranno privati interessati alla proposta. Si tratta di un’ampia area

Vendesi pezzo di lungolago

Una grossa cubatura sul lungolago: qual è l’immobiliarista che non cederebbe alla tentazione? A metterla in vendita è la parrocchia, che ha deciso di cedere l’ex cinema, un grosso fabbricato con un ampio parcheggio alle spalle. Roba da scatenarci una vera e propria asta con afflusso di parecchi acquirenti. Solo che in parrocchia, prima di mettere sulla piazza l’appetitoso bene, hanno anche pensato di offrire una prelazione al Comune: al sindaco è stato dato tempo sino al 31 luglio per decidere se comprare o meno. Lo si dice chiaro e tondo in una lettera aperta pubblicata sull’ultimo numero del bollettino parrocchiale. È la copia della missiva inviata dal parroco e dalla commissione parrocchiale per gli affari economici all’amministrazione comunale. «Oltre questa data, in mancanza di una risposta concreta», vi si legge, «ci sentiremo liberi di contattare altri possibili acquirenti». Che certamente non mancherebbero: l’affare è di quelli appetitosi. Il casermone dell’ex cinema parrocchiale è in stato di semiabbandono da almeno un paio di decenni. Solo il cortile viene tuttora utilizzato: è il parcheggio dei negozianti del centro storico. Adesso la parrocchia ha deciso di disfarsene: perché? A dare una risposta è lo stesso bollettino: per ricavare la somma necessaria a realizzare un nuovo centro giovanile alle spalle della chiesa parrocchiale. «Non si vende, sia chiaro, per accumulare soldi in banca», sostengono in parrocchia, «ma per trasferire un bene della comunità da un posto ad un altro, perché possa servire a tutti ed essere meglio utilizzato. Per questo la vendita dell’ex cinema si effettuerà solo se l’amministrazione comunale renderà possibile la realizzazione del progetto». Il progetto in questione prevede di utilizzare il vecchio oratorio femminile, a lato della pieve, e i terreni retrostanti, «alla ricerca», dice sempre la missiva parrocchiale, «di soluzioni per le problematiche dei giovani del nostro paese, legate alla possibilità di trovare momenti e spazi di ritrovo per tutto il periodo dell’anno». La parrocchia questi spazi li ha. In primo luogo si prevede dunque il ripristino dell’edificio dell’ex oratorio che dà sul cortiletto a lato del campanile. Dietro potrebbe nascere un nuovo fabbricato «che si presti alle attività giovanili e in modo particolare ai grest (gruppi estivi) estivi». In più, c’è tutta l’area verde fra i complessi parrocchiali e i boschi della Rocca, sede ideale per un campetto polivalente. «La necessità della creazione di questo nuovo centro», affermano nel loro documento don Toffali e collaboratori, «viene supportata dai risultati ottenuti dall’organizzazione del ricreatorio parrocchiale, dove si è venuto a creare un centro di aggregazione vivo per i ragazzi, per le loro famiglie e per i volontari, luogo dove si sviluppano iniziative volte sia alla parrocchia, sia a tutta la comunità gardesana». Ma per realizzare tutto questo servono quattrini, e molti. E dunque ecco la decisione di vendere l’ex cinema. «Prima di contattare altri possibili acquirenti», fa sapere la commissione al sindaco, «abbiamo ritenuto giusto e doveroso chiedere all’amministrazione comunale di Garda se è intenzionata all’acquisto dell’ex cinema e del cortile annesso». La palla, adesso, è nelle mani del Comune.

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