giovedì, Aprile 25, 2024
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Finanziati anche i lavori per la cortina muraria del paese, nel tratto tra la torre e la porta di Cansignorio

Venezia paga il restauroalla canonica di Pacengo

Centomila euro per la ristrutturazione della canonica di Pacengo e 102mila e 911 euro per il restauro della cortina muraria del capoluogo «tra la Torre n. 2 e la Porta di Cansignorio»: sono i contributi approvati nei giorni scorsi dalla Giunta regionale del Veneto su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Massimo Giorgietti.«Non possiamo che ringraziare l’assessore Giorgietti per questi interventi concreti a supporto del nostro Comune. Un risultato dovuto anche all’interessamento del Circolo locale di Alleanza nazionale presieduto da Marcello Rizzi», commenta l’assessore provinciale Luca Sebastiano oggi consigliere di minoranza a Lazise. «In particolare», aggiunge, «il sostegno al recupero della canonica di Pacengo si traduce in una base solida in prospettiva di eventuali futuri impegni economici».I 100mila euro concessi per questo intervento si aggiungono ai circa 35mila assegnati a questo progetto ad ottobre sempre da Venezia. «Siamo ancora in attesa delle ultime autorizzazioni», spiega il parroco don Ezio Falavegna, «ma ritengo che dovremmo riuscire ad iniziare i lavori entro gennaio. E questo anche grazie al contributo della Regione che, diciamo, dà l’avvio all’intervento».Il costo complessivo dell’opera è stimato intorno al milione di euro. «Il recupero dell’edificio consentirà di raggiungere diversi obiettivi: tutto il piano terra», precisa il parroco di Pacengo, «diventerà una struttura di riferimento anche per la comunità, in particolare i giovani e gli anziani: avremo spazi per la formazione ma anche per i momenti di svago, e vi sarà la sede per il circolo “Noi” sorto da quasi un anno».«Un altro aspetto importante», aggiunge don Falavegna, «è che questa ristrutturazione porta a valorizzare anche il giardino: lo abbiamo già utilizzato, ma dopo i lavori risulterà ancora più importante come spazio a disposizione dei nostri parrocchiani».Al primo piano dello stabile sarà invece ricavato l’alloggio per il parroco e il diacono. «In questo modo superiamo l’attuale fase di precarietà che ci vede utilizzare un appartamento preso in affitto».Un anno e mezzo il tempo necessario a vedere concluso il cantiere. L’auspicio del parroco è di poter contare, oltre che sull’aiuto degli stessi parrocchiani di Pacengo, anche su contributi da parte di altri enti ed istituzioni.«Speriamo che l’intervento della Regione Veneto non resti isolato. E a tale proposito vorrei sottolineare l’importanza di questo gesto anche come apprezzamento per i valori, inclusi quelli civili come l’aggregazione, espressi nel territorio dalla comunità cristiana». «Senza per questo dimenticare», conclude il parroco, «trovo sia bello che un’istituzione come la Regione intervenga per valorizzare le potenzialità dei luoghi e delle risorse esistenti».

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