martedì, Aprile 23, 2024
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Prende corpo l’idea lanciata dal presidente dell’amministrazione provinciale bresciana Daniele Molgora

Verso una «super-provincia» per difendere insieme il lago. Con Verona, Trento e Mantova a fine mese un tavolo esecutivo su livelli, pesca e navigazione ma anche sulle infrastrutture

«Stiamo costituendo con le province di Verona, Mantova e Trento un comitato unitario per intervenire con rapidità sui problemi del lago».L’annuncio è dell’onorevole Daniele Molgora, presidente della Provincia di Brescia, intervenuto alla festa dell’associazione di pesca dilettantistica «La Tirlindana» svoltasi a San Tomaso di Lonato.CHE IL COORDINAMENTO tra quattro provincie sia in dirittura di arrivo lo assicura lo stesso Molgora, che ne è promotore: «Entro fine mese verranno adottate le deliberazioni».«C’è già l’intesa con i tre presidenti provinciali – riprende Molgora – poi sarà steso il testo che riguarderà la nascita di un comitato interprovinciale del Garda il cui compito sarà prevalentemente quello di affrontare i problemi dei livelli del lago, dell’ambiente, del turismo, della pesca. Per esempio, credo che occorra un’omogeneità nei controlli e negli interventi attraverso la Polizia Provinciale. Un accordo analogo l’abbiamo raggiunto con Bergamo per il lago d’Iseo in materia di sicurezza».Da chi sarà composto il comitato? «Dai quattro presidenti provinciali e, di volta in volta, dagli assessori competenti nella materia in discussione».Ma non c’è il rischio che nasca l’ennesimo carrozzone burocratico? «No, affatto, perché se ci sarà da risolvere un problema di pesca nel lago, interverranno e decideranno i due assessori provinciali: non saranno nominate nuove cariche o nuove poltrone. Dovrà essere un organismo snello e rapido nelle decisioni».Molgora sottolinea anche certe incredibili situazioni come l’interruzione della tangenziale alla Rovizza che impedisce ancora, di fatto, il collegamento con il Veronese o quella della pista ciclabile tra Sirmione e Peschiera.TORNANDO ALLA PESCA, il presidente della nostra provincia ritiene «non più rinviabile una regolamentazione nella salvaguardia del pesce persico e per tutelare le fasi di riproduzione della fauna ittica perché si verificano atti di bracconaggio anche nei periodi di frega. Siamo a fianco delle associazioni, come questa della Tirlindana, per guidare un programma di ripopolamento».

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