Sotto pressione il comitato per la grande kermesse
Via i campanilismi a carnevale Diciotto contrade faranno festa
C’è un carnevale quasi nuovo di zecca ma le cui maschere, antiche come il tempo, sono state rispolverate e portate in auge dall’entusiasmo di un paese che, diviso in diciotto contrade, ha trovato in questa festa prepasquale l’occasione per spaccare ogni campanilismo e brindare, ballare cantare, sfilare e persino viaggiare assieme. «Il Comune di Brenzone è formato dalle tre frazioni di Castello, Castelletto e il capoluogo e rispettive parrocchie in ciascuna delle quali vivono circa sei o settecento persone per un totale di circa 2300 abitanti», esordisce don Danilo Rudi, parroco a San Giovanni. «Sin dal primo momento, quando vi giunsi dieci anni fa da Domegliara, ebbi l’impressione che, a queste persone, bisognava insegnare la bellezza e l’importanza dello stare assieme». Così, tra le sue tante idee, don Danilo escogitò anche quella del carnevale. «Tre anni fa, pensai di unire i cittadini delle tante contrade facendole sentire un tutt’uno per questa occasione». Fu un successo che quest’anno fa il tris e che domenica 2 marzo porterà per le vie del paese una decina di carri e una quindicina di gruppi in arrivo da Verona e provincia. Il motore del Carnevale di Brenzone è appunto il comitato Carnevale Brensonal . Girano con le loro maschere storiche. «La nostra è quella del Barone della “Carbonera” che è il nostro piatto tipico, cioè la polenta cotta con formaggi tipici e l’olio del paese», dice Fornaciari. «Chi indossa i panni del barone, camuffato da pizzi e velluti è il presidente del comitato, Gilberto Agarri». Anche lui, il 2 marzo, accompagnato da moglie e maggiordomo, viaggerà su un carro per le vie del paese. «A Brenzone abbiamo comunque anche il Re del Montenegro di Castello, la Castellana di Biasa e altre maschere pensate e fatte dalle mamme dei nostri bambini». «Come da programma, il ritrovo per la grande sfilata è alle 14 in piazzetta San Niccolò ad Assenza», spiega. «La partenza è alle 14,30, si prosegue attraverso Sommavilla, Castello, Bocino e le varie frazioni fino a giungere nel vecchio centro storico di Magugnano dove si sfila davanti alla giuria, poi si procede fino alla chiesa di San Giovanni e quindi, a Marniga, dove ci si ferma. La premiazione sarà fatta davanti alla chiesa». A questo punto comincerà la festa per tutti. «Sulla piazza ci sarà il tendone e si mangerà e ballerà fino a notte», dice Fornaciari. Nel menù, oltre agli immancabili gnocchi carnevaleschi, campeggerà, ovviamente, la gialla «Carbonera». Notare bene che, in caso di pioggia, tutto è posticipato alla domenica successiva, cioè il 9 marzo.