mercoledì, Aprile 24, 2024
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La Provincia autonoma di Trento ha definito la realizzazione di impianti di risalita a Tremalzo, sul lago di Ledro. Tre impianti tra skilift e seggiovie e un anello per il fondo su piste ferme dal 1999

Via libera al terzo polo sciistico del Garda

L’Alto Garda tornerà ad avere una terza stazione sciistica. Tremalzo, in val di Ledro, sulla sponda trentina del Benaco, a due passi da Riva del Garda, sta per dotarsi di skilift e seggiovie. Nei giorni scorsi, da Trento, dagli uffici di valutazione d’impatto ambientale (Via) della Provincia autonoma, è giunto l’atteso ok per la risistemazione di almeno 3 impianti di risalita e di un anello di fondo. Si tratta della ristrutturazione delle vecchie piste ormai ferme e in disuso dal 1999. Dal 2003, dunque, oltre alle splendide discese del Monte Baldo nel Comune di Malcesine, che da quest’estate potranno beneficiare della funivia nuova fiammante, e accanto alle piste di Polsa e San Valentino nel comune di Brentonico, si potrà anche scegliere di sciare nelle prealpi ledrensi ai confini con il Parco Alto Garda Bresciano e con il comune di Limone, a mezz’ora di strada da Riva del Garda. Non ha mai avuto ambizioni velleitarie Tremalzo, nel Comune di Tiarno di Sopra: non si tratta di Madonna di Campiglio, e nemmeno di Pinzolo, eppure la località invernale, fino a quando ha funzionato a pieno regime, è sempre stata un punto di riferimento per le famiglie dell’Alto Garda e per i ragazzi e i giovani sportivi. Gli appassionati comunque dovranno attendere quasi due anni, fino al 2003, prima di poter inforcare sci e racchette per scendere lungo le piste della stazione sciistica collocata a 1.800 metri d’altezza. E’ probabile che per il rilancio della zona si costituisca una società mista, tra enti pubblici e privati, nella quale i sei Comuni ledrensi potrebbero avere un ruolo predominante. L’investimento necessario è stato stimato tra i 3 e i 5 milioni di euro. Sono previsti in progetto una seggiovia, a sedili a quattro posti, con una lunga pista chiamata «Pareghec» e altri tre impianti: il «Campo Scuola», lo «Scoiattolo» e l’anello di fondo. Il responso della Commisione di valutazione dell’impatto ambientale lascia un po´ di amaro in bocca a Tiarno di Sopra, dove l´Irvat, la società che ha fatto richiesta di costruire gli impianti di risalita, sperava di poterne realizzare almeno due in più dei tre concessi e un secondo anello di fondo. Le intenzioni della società, che conta decine di soci locali sono, comunque, volte a proseguire in ogni modo verso la ristrutturazione di Tremalzo in sinergia con l’ente pubblico. Gli amministratori comunali della valle di Ledro, che conta cinquemila abitanti, sono concordi sulla funzione sociale, svolta dalla località montana: la piccola stazione sciistica, pur con i suoi limiti, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i ragazzi della valle e per le famiglie dell’Alto Garda e Ledro. La decisione della commissione della Provincia è stata, invece, accolta con favore dalla locale sezione del Wwf. Gli ambientalisti non volevano uno scempio della montagna anche per salvaguardare alcune specie floreali uniche e una zona, ai confini del parco, ambientalmente rilevante. Nello stesso tempo si sta tentando di valorizzare a Tremalzo anche il turismo estivo, imperniato sulla ricchezza botanica del posto, su una stretta collaborazione con il vicino parco, sulla valorizzazione delle malghe e degli sport come il mountain bike. Con la realizzazione della stazione sciistica di Tremalzo il ventaglio delle proposte invernali a partire dal 2003 saranno, dunque, tre nell’Alto Garda: il monte Baldo in zona centrale, Polsa e San Valentino a oriente e a occidente Tremalzo.

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