martedì, Aprile 23, 2024
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L’intesa tra Comune e Fap Investments Srl prevede la realizzazione di strutture sportive, di un parco e di residenze turistiche

Via libera alla città dei cavalli, per il rispettodell’ambiente

Un polo ippico «di livello internazionale» che occuperà una area di 120mila metri quadri (31.500 dei quali coperti) comprensivo di strutture vocate all’equitazione, di un parco agricolo di 144mila metri quadrati con aree verdi e passaggi a uso del polo centro (e la possibilità di prevedere un passaggio pedonale pubblico) e di una struttura turistico residenziale di 46.650 metri cubi di cui solo 6000 concessi ex novo (35.150 erano già previsti nel Prg vigente e 5000 pertinenti dall’attuale casa Colombara che sarà demolita e ricostruita): sono le linee del progetto definito da Comune di Castelnuovo e Fap Investments Srl e approvato dalla maggioranza nell’ultimo consiglio comunale; una seduta che ha registrato l’assenza giustificata di tutti gli esponenti dell’opposizione.«È l’accordo più impegnativo raggiunto sinora dalla nostra amministrazione», ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Fausto Scappini. «Impegnativo sia per l’entità dell’intervento che dal punto di vista giuridico. Per altro il documento finale è stato verificato anche col funzionario regionale che sta seguendo la stesura del nostro Piano di assetto del territorio intercomunale».La zona interessata, vicina a quella degli impianti sportivi e alla zona dei Testi, è del resto già occupata da un impianto ippico attivo da anni.«L’accordo», ha spiegato ancora Scappini, «prevede una serie di clausole e garanzie di carattere ambientale e di verifica delle modalità progettuali ed edificatorie da parte dei nostri uffici. A fronte della realizzazione di questa importante struttura sportiva, il privato si è impegnato a realizzare opere altrettanto significative e per un valore complessivo di 3 milioni e 200mila euro: si tratta di tutta la viabilità di accesso al polo ippico in modo che non interferisca né con l’abitato né con le vicine aree degli impianti sportivi e delle scuole del capoluogo. La società», ha spiegato Scappini, «si farà inoltre carico di finanziare e probabilmente realizzare, se la legislazione lo consente, il recupero radicale del nostro monumento simbolo, la torre viscontea, oltre all’edificio sottostante, alla piazza della parrocchiale e al palazzo antistante il piazzale. Il tutto si aggiunge al versamento dei normali oneri di urbanizzazione e al contributo di 70.000 euro previsto per l’assessorato alla Cultura».«Credo vada ribadita l’importanza dell’intervento», ha commentato Massimo Loda, assessore ai Lavori pubblici. «Recuperare la torre viscontea e il nucleo storico di Castelnuovo significa veder finalmente rivivere il simbolo e, con esso, la zona più significativa del paese». L’assessore allo sport Ezio Bassi ha precisato due aspetti dell’operazione: dalla «destinazione di un’area che amministrazioni precedenti avevano designato a edificazioni ben più invasive, tanto che si sentiva parlare di una Castelnuovo due», al fatto di «restituire alla gente la torre viscontea, rimediando a un problema che andava risolto trent’anni fa». «Oggi chiudiamo una trattativa iniziata nel 2004. Un percorso complesso, ma che a piccoli passi ci ha condotto sin qui», ha aggiunto il sindaco Maurizio Bernardi. «Spero che la nostra cittadinanza colga il peso dell’opera, pensata per la comunità e non certo per i vantaggi di qualcuno».Il consiglio ha approvato anche la modifica della concessione del servizio pubblico per la distribuzione del gas metano portando il termine dal 2010 al 2012; l’utilizzo del mutuo per il finanziamento del secondo stralcio della materna e del nido del capoluogo; la convenzione con la ditta Alpibau srl per l’acquisizione di parte di un’area di 15.000 metri quadri con cessione di una porzione di 16000 metri cubi su cui un privato realizzerà l’ampliamento della strada, il prolungamento della ciclabile che collegherà direttamente la zona delle medie con gli impianti sportivi e l’interramento delle linee ad alta tensione. Ogni paese ha un suo simbolo architettonico e per Castelnuovo questo simbolo è senz’altro rappresentato dalla torre viscontea che, non a caso, svetta non soltanto nel punto più alto del territorio del capoluogo, ben visibile anche da grandi distanze, ma anche sullo stemma del Comune.LA STORIA della torre è legata ovviamente al passaggio della famiglia Visconti.Nel 1387 fu Giangaleazzo Visconti, sconfitti gli Scaligeri, a smantellare Peschiera e a far costruire la fortezza di Castelnuovo, la cittadella di Verona e il ponte di Borghetto per assumere al meglio il controllo del territorio.IL MANUFATTO castelnuovese poggiava in origine sul primo poggio e portava una torricella da cui partivano le mura di prima cinta rettangolari che arrivavano sino alla chiesa e includevano anche il pozzo.L’attuale torre venne invece costruita al centro della seconda muraglia.Va ricordato che alla struttura originaria vennero aggiunti, nel corso dell’Ottocento, prima la merlatura e successivamente l’orologio a pesi. G.B.

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