venerdì, Aprile 19, 2024
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Dopo i controlli con sistema satellitare Gps scatta la campagna di rimozione degli ormeggi illegali. Pozzani: «Riporteremo il numero ai 400 autorizzati»

Via tutte le boe abusiveOra è «tolleranza zero»

Al via la rimozione delle boe e barche abusive. L’amministrazione di palazzo Gelmetti ha infatti incaricato la Nautica Guini, per un costo dell’operazione pari a 11 mila euro, di togliere tutti i gavitelli che senza la prescritta autorizzazione ricadano nelle aree demaniali di competenza comunale.Il provvedimento segue l’ordinanza di gennaio che intimava a coloro che avevano abusivamente «seminato» boe di rimuovere il tutto entro trenta giorni, pena una multa di 500 euro. Scaduti i termini dell’avviso parte ora la seconda fase dell’operazione con il sequestro delle barche che verranno trovate legate alle boe abusive. I mezzi nautici verranno trasportati, da parte della ditta Guini, in un deposito e successivamente messi all’asta se entro trenta giorni non si farà vivo il legittimo proprietario. In questo caso il possessore dello scafo dovrà pagare oltre alla multa di 500 euro tutte le spese sostenute dal Comune per la rimozione del natante.Secondo il censimento delle boe, effettuato dal locale ufficio del demanio grazie all’utilizzo del sistema satellitare Gps, sono quasi 200 i gavitelli abusivi dislocati nello spazio acqueo che ricade sotto la giurisdizione comunale. Tocca ora alla Nautica Guini rimuovere, grazie ad una particolare imbarcazione, i «corpi morti» non autorizzati. In seguito sempre la stessa ditta avrà il compito di controllare, a cadenza periodica, la presenza di nuove boe abusive che proliferano nel periodo turistico.Un incarico che verrà portato avanti in collaborazione il funzionario di polizia municipale Giuseppe Prim. «In pratica se durante un giro di perlustrazione in acqua verranno segnalate barche ormeggiate a boe abusive attiveremo la nautica Guini che tempo tre ore dalla segnalazione dovrà provvedere alla rimozione dello scafo e dello stesso gavitello», spiega Prim. In questo caso la sanzione sarà doppia: 500 euro per la boa e altrettanto per il mezzo nautico trasportato in cantiere. Tolleranza zero che presto verrà esteso anche alle barche che si trovano nei porti di Bardolino e Cisano.L’intento, come aveva ricordato l’assessore al demanio lacuale Giovanni Pozzani, è quello di riqualificare il territorio con un forte decremento della presenza di boe fino ad arrivare alle 400 autorizzate. Di queste circa 230 sono commerciali (boa bianca) e 145 private (color arancione). Il canone annuo per il possesso di una singola boa commerciale (in dotazione ad alberghi, campeggi, cantieri e centri nautici) è di 288 euro; 217 euro per quelle private. L’incasso viene equamente diviso tra il municipio e la Regione anche se poi tutto le competenze sono a carico del Comune.

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