venerdì, Aprile 26, 2024
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Bruno Lunelli indica la strada per il rilancio del centro storico. Si tratterebbe di una novità assoluta per l'Italia. Solo erboristerie, negozi a tema ed ambulatori omeopatici

Via Vergolano, la strada «biologica»

Erboristerie, ambulatori di medicina omeopatica, negozi per i prodotti biologici. Via Vergolano potrebbe presto trasformarsi nella prima strada in Italia interamente dedicata ad un’unica tematica, quella del benessere e delle cure alternative. E questo perché lo sviluppo del centro storico arcense passa inevitabilmente per la riqualificazione della zona più disagiata.Il rilancio di via Vergolano è probabilmente il punto cruciale di ogni sforzo finalizzato a ridare smalto al centro storico di Arco. Gli stessi tecnici del Cat hanno sottolineato la necessità di predisporre iniziative mirate come la creazione della via dei mestieri. Sull’argomento Bruno Lunelli, anima dei commercianti arcensi e già presidente di Assocentro, ha una sua idea precisa. «Le vie dei piccoli artigiani – commenta – non funzionano. Non hanno mercato e le realtà che aprono i battenti sono destinate a chiudere in poco tempo. Molto meglio trasformare via Vergolano nella prima strada in Italia dedicata al mondo del biologico predisponendo tutto il necessario per aprire negozi specializzati, ambulatori medici dove si pratica l’omeopatia, erboristerie e quant’altro. Trattasi di un mercato che sta tirando parecchio. Da noi, poi, sarebbe una novità assoluta mentre in Germania esperienze simili sono in voga già da qualche anno. Tutto questo andrebbe completato dalla demolizione della vecchia casa Inps grazie alla quale si andrebbe a creare il tanto agognato collegamento con l’ospedale Palme (una volta dismesso, consegnato al Comune e liberato dei due edifici complementari)». Ma non è, questa, la sola ricetta per il rilancio del centro storico che propone Lunelli. «Mi preme puntualizzare una cosa – prosegue – ossia che ogni sforzo, tutte le idee e le diverse iniziative che ne scaturiranno nascono da una stretta collaborazione tra commercianti, amministrazione comunale e Unione e Commercio. Lo studio predisposto dal Cat è stato realizzato assieme agli operatori del centro storico, che poi sono quelli che ci mettono la faccia e le risorse. Un lavoro che non è fine a sè stesso e che proseguirà nel tempo perchè per farlo funzionare è necessario una continuo connessine tra commercianti e tecnici. In questo senso un ruolo importante lo ricoprirà l’amministrazione comunale ma dobbiamo essere noi operatori ad impegnarci direttamente, in prima persona. Altrimenti non si va da nessuna parte. E’ anche grazie al nostro apporto che sono state individuate le misure per ridare slancio ai centri storici. Oltre alla nuova via Vegolano ci sono i piani colore, il riutilizzo in chiave commerciale dei livelli superiori delle abitazioni, la collaborazione con gli ambulanti per l’allestimento di microfiere. Senza tralasciare l’aspetto urbanistico. Arco città giardino è un’idea che deve partire dall’olivaia, pertanto il progetto del parco urbano delle Braile voluto da Dellanna deve avere compimento».

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